I Leoni d’Oro - Il Giornale dell'Arte

Va al Padiglione Australia con il progetto dell’artista aborigeno Archie Moore il Leone d'Oro per la migliore partecipazione nazionale alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. A portare per la prima volta il prestigioso riconoscimento a un artista delle Prime Nazioni «Kith and Kin», una gigantesca carta genealogica disegnata in gesso bianco sulle pareti nere per ricostruire le discendenze Kamilaroi, Bigambul e britannica fino a 65mila anni fa, rappresentando da un lato una celebrazione del lignaggio e del legame tra gli aborigeni australiani e aprendo dall’altro una finestra su un trauma profondo. (Il giornale dell'Arte)

Su altri giornali

Biennale sotto il segno della queerness e del femminismo (Il Mattino di Padova)

E così, in questa cornice variopinta, capace di far sentire a casa pure chi una casa non l’ha, chi è stato perseguitato o colonizzato, a ricevere il Leone d’Oro è il Mataaho Collective, formato dalle artiste neozelandesi e in parte maori Bridget Reweti, Erena Baker, Sarah Hudson e Terri Te Tau. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Leone d’oro per la miglior partecipazione nazionale è stato assegnato all’Australia con il padiglione di Archie Moore, un monumentale albero genealogico disegnato a mano che celebra 65.000 anni di storia indigena. (Arte Magazine)

Le First Nations sono impresse in un cielo nero rischiarato dal bianco del gessetto, intessuto di nomi di avi, conoscenti o sconosciuti, attraverso una cartografia temporale che affonda in 65mila anni di storia e 2500 generazioni, familiari ed estranee (quell’essere Stranieri ovunque, leit motiv di questa edizione). (il manifesto)

ADV L'artista argentina La Chola Poblete è stata premiata una menzione d'onore alla Biennale d'Arte di Venezia, che si è aperta questo sabato, e diventa la prima artista queer a essere premiato in questo concorso. (AGI - Agenzia Italia)

Commissario: Creative Australia Commissario: Hana Halilaj, National Gallery of Kosovo (ArtsLife)