Sanità, il report Gimbe: «Puglia, migliorano i Lea ma resta il nodo dei viaggi della speranza»

quotidianodipuglia.it SALUTE

L’autonomia differenziata «non solo porterà al collasso la sanità del Mezzogiorno, ma darà anche il colpo di grazia al Sistema Sanitario Nazionale, causando un disastro sanitario, economico e sociale senza precedenti». Compresa la Puglia. Il quadro allarmante sulla sanità arriva da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, nell’analisi dei risultati del report “L’autonomia differenziata in sanità” che esamina le criticità del ddl Calderoli approvato al Senato e ora in discussione alla Camera, e analizza il potenziale impatto sul servizio sanitario nazionale delle maggiori autonomie richieste dalle Regioni in materia di “tutela della salute”. (quotidianodipuglia.it)

Su altre testate

Autonomia differenziata. Fondazione The Bridge: “Le disuguaglianze tra Regioni esistono già, parliamo di responsabilità” (Quotidiano Sanità)

Il Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera, potrebbe segnare un punto di non ritorno nell’equità dell’assistenza sanitaria tra le regioni italiane. (Quotidiano del Sud)

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, in un'intervista a Fanpage.it ha spiegato nel dettaglio perché l'autonomia differenziata creerebbe un collasso del sistema sanitario nelle Regioni del Sud, e ha definito "grottesche e autolesionistiche" le posizioni dei governatori meridionali del centrodestra che la appoggiano. (Fanpage.it)

La lunga serie di critiche all’Autonomia differenziata voluta dal governo, su spinta soprattutto della Lega, si arricchisce. Un esponente della stessa maggioranza di destra che governa anche a livello nazionale. (LA NOTIZIA)

Pubblicità A proposito di Autonomia differenziata e sanità: arriva il parere negativo della Fondazione GIMBE. (AssoCareNews.it)

Come in Formula 1, il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera, potrebbe assegnare alle Regioni economicamente più forti posizioni stabili in prima fila e relegare quelle più deboli nelle retrovie, senza possibilità di fare benzina nei pit stop. (La Difesa del Popolo)