Hammamet: il rapporto tra Craxi e sua figlia raccontato da una clip del film di Gianni Amelio

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Uno dei temi centrali su cui si basa tutto il racconto di Hammemet, il film di Gianni Amelio che racconta gli ultimi mesi di vita di Bettino Craxi, è quello del rapporto tra "il Presidente", come il personaggio di Pierfrancesco Favino viene chiamato nel film, e quello di sua figlia.

News Cinema. Il legame tra il padre e la figlia - che nel film è chiamata Anita, come la donna amata da Garibaldi - è uno dei temi centrali del film al cinema. (ComingSoon.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma Bobo Craxi insiste. O meglio sul quel che il film di Gianni Amelio ''omette'' di raccontare sul leader socialista. (Adnkronos)

Ma Giacomo, che dei giovani socialisti milanesi è il segretario, reagisce: "Quel garofano rappresenta valori e bisogni che restano attualissimi". E se mentre sei in coda per i biglietti gli chiedi che vuol dire essere socialisti oggi ti rispondono che è perché loro ci credono, nel socialismo. (La Repubblica)

Tutto questo non ce lo dice la sceneggiatura, piena di difetti, ma Pierfrancesco Favino attraverso pochissime espressioni ed un’attenta modulazione del timbro della voce. Per Favino ogni estenuante di trucco ha rappresentato “un rituale di avvicinamento a un altro corpo”, come dichiarato in una intervista a La Stampa. (MeteoWeek)

Ospite della puntata dello show condotto da Giovanni Floris su La7, diMartedì, Pierfrancesco Favino ha parlato del film Hammamet, diretto da Gianni Amelio, di cui è il protagonista. Ma è sicuramente una pellicola nella quale Pierfrancesco Favino ha dimostrato, ancora un volta, di essere uno degli attori più validi del panorama italiano. (Tv Fanpage)

La formula della maggioranza di governo e il sistema dei partiti permangono immutati. È uscito da qualche giorno il film su Bettino Craxi, ed inevitabilmente l’attenzione di molti è tornata agli anni (eroici?) (Formiche.net)

«Ghino - spiega Karim - appartiene alla categoria del tutto o niente: o lo si ama o lo si odia». Ecco come Bettino Craxi recensiva con gli amici il suo giallo politico-spionistico, che scrisse al crepuscolo della sua vita. (Il Messaggero)