Mercati, petrolio: Cina e Opec restano le variabili cruciali

Bluerating.com ECONOMIA

Il petrolio greggio ha effettuato una brusca inversione di marcia negli ultimi giorni con Brent e WTI che hanno registrato un calo di circa 19 dollari dall’inizio di novembre a causa delle continue e crescenti preoccupazioni sulle prospettive della domanda in Cina. In questo scenario, ecco di seguito la view di Ole Hansen, Head of Commodity Strategy di BG Saxo . Ad invertire la rotta è stata la speculazione secondo cui i Paesi dell’OPEC+, di fronte al rischio di un crollo più profondo e – a loro avviso – ingiustificato, sarebbero orientati ad effettuare tagli più profondi alla produzione. (Bluerating.com)

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Hanno acceso candele e cantato “Cina libera” mentre alcuni hanno tenuto in mano fogli bianchi, simbolo dell’opposizione cinese alla censura dilagante del Partito I cittadini in Freedom Plaza hanno esibito cartelli con scritto “no alla dittatura, no alla censura” e hanno chiesto al presidente Xi Jinping di lasciare il potere. (LaPresse)

Sul futuro del prezzo pesa la risposta del mercato anche alle possibili novità dall'OPEC+ e dalla stabilità della domanda. Il prezzo del petrolio continua a scendere, mentre è attiva la corsa all'accumulo di scorte in risposta all'embargo del greggio russo. (Money.it)

Il greggio è stato sostenuto anche dalla debolezza del dollaro, indotta dai dati sulle fabbriche dell’eurozona e dal fatto che il presidente della Federal Reserve ha dichiarato che il ritmo dei rialzi dei tassi d’interesse statunitensi potrebbe essere ridotto. (Wall Street Italia)

Il petrolio è crollato al livello più basso da dicembre 2021 quando un'ondata di disordini in Cina ha punito gli asset di rischio e offuscato le prospettive per la domanda di energia, aggiungendo tensioni in un mercato globale del greggio già fragile. (Money.it)

La protesta pubblica in Cina ha spinto le autorità di Pechino a revocare alcune delle restrizioni più drastriche, anche se la strategia “Zero Covid”, che mira a isolare ogni persona infetta, è ancora in vigore Le proteste sono state innescate da un incendio nella città di Urumqi, nella provincia dello Xinjiang, alla fine di novembre. (LaPresse)

Il petrolio greggio ha subito una secca inversione di marcia ad inizio settimana a causa delle continue e crescenti preoccupazioni sulle prospettive della domanda in Cina mentre si diffondevano le proteste contro la strategia Covid-zero di Pechino. (Start Magazine)