Covid: verso l'obbligo per tutti dell'app Immuni

La Legge per Tutti INTERNO

Concretamente, quando dal tampone eseguito dal personale Asl si scopre che un utente che ha l’app Immuni è positivo e accetta di darne notizia, si carica nel sistema centrale di Immuni il codice che l’applicazione genera.

Non si è parlato dell’app Immuni, all’ultima conferenza stampa in diretta nazionale di Giuseppe Conte, convocata domenica sera per illustrare le ultime restrizioni per arginare la pandemia di Coronavirus. (La Legge per Tutti)

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Usare Immuni è dunque un atto di responsabilità nel momento in cui inevitabilmente abbiamo a che fare con estranei, per esempio sui mezzi pubblici. Quello che più spaventa sembra essere l’isolamento preventivo in caso si riceva la notifica di contatto con un soggetto positivo. (Donna Moderna)

Chi riceve la notifica di contatto con positivo da Immuni dovrebbe contattare il numero verde per ricevere indicazioni, (il numero verde, in Italia?) Ecco perché gli italiani non scaricano proprio l'App o, comunque, non denunciano alle Asp territoriali la possibile positività. (RagusaNews)

Conte nell'ultima conferenza stampa a Palazzo Chigi non l'ha citata nemmeno mezza volta. In Italia però ora "ti arriva una notifica di un contatto a rischio e sei solo". (Today.it)

Ci sono alcuni elementi interessanti che ci raccontano il ruolo di Immuni in questa fase:. Immuni ha raggiunto quota 9 milioni di download . Ecco perché il contact tracing diventa meno efficace ed ecco perché Immuni a questo punto si riduce ad essere ennesima benzina sul fuoco di un meccanismo di tracciamento che è andato fuori giri. (Punto Informatico)

Oggi è un giorno importante nella storia di #Immuni; l’Italia è infatti il primo paese, insieme a Germania e Irlanda, ad attivare l’interoperabilità. L’app Immuni inizia oggi una nuova fase del proprio percorso grazie all’apertura ufficiale del progetto all’interoperabilità europea. (Punto Informatico)

Tuttavia, tutto è bene quel che finisce bene: anche il secondo tampone risulta negativo, lasciando il giovane privo di ulteriori dubbi; è negativo al coronavirus. E smarrito si è sentito un trentenne saronnese quando, il 6 ottobre scorso, ha ricevuto la notifica sul suo telefonino che lo avvertiva di un contatto con un positivo avvenuto la settimana precedente. (ilSaronno)