Pogacar come Pantani domina anche a Oropa. Nuovo pareggio del Milan. La dirigenza sotto accusa

Il Sole 24 ORE SPORT

Il viziato mondo del calcio questa volta ci perdoni. Considerando che all’Inter lo scudetto non glielo leva più nessuno (Il Sassuolo lo può incontrare solo due volte all’anno…), vale la pena partire da un altro fuori categoria che non gioca a pallone ma va invece fortissimo in bicicletta. Parliamo naturalmente di Tadej Pogacar, il marziano del ciclismo, che dopo solo due giorni, con il suo bel ciuffo da primo della classe, ha già messo in chiaro una cosa: che al Giro d’Italia comanda lui. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri media

Era un evento particolare, era il giorno in cui il Giro d’Italia arrivava a Oropa, al culmine di una tappa che ha reso leggendario Marco Pantani (scomparso il 14 febbraio 2004), tanto da legare per sempre il suo nome a quella salita. (Corriere della Sera)

Il percorso prevede una prima parte di tappa vivace, in particolare con il Passo del Bosco dopo 62 km: il Gran premio della montagna di terza categoria può vivacizzare la corsa ma difficilmente può diventare il trampolino per una fuga. (Adnkronos)

178 chilometri quasi pianeggianti tranne per il Passo del Bracco che potrebbe innescare una fuga di giornata. A tappa da Genova a Lucca e arrivo tra i primi Appennini toscani. (Fanpage.it)

CLASSIFICHE - CURIOSITA' - TAPPE - MONTEPREMI - ALBO D'ORO (Sky Sport)

Nessuna reazione del gruppo, e allora davanti il vantaggio aumenta ancora: 5' 33 dopo 73 km di corsa. Cambi regolari in testa fra Munoz, de Bod e Calmajane, che hanno 5' di vantaggio dopo 70 km dal via. (La Gazzetta dello Sport)

La notizia più bella, in alcuni casi, più che essere contenuta nell'intervista… è l'intervista stessa! Il nostro direttore Pier Augusto Stagi, tra i bus e i fogli firma del Giro d'Italia, ha infatti intercettato pure Luca Guercilena, a cui siamo... (TUTTOBICIWEB.it)