Gran Bretagna, lo scandalo del sangue infetto: «30 mila contagiati, almeno 3.000 morti, molti bambini. Non è stato un incidente»

Gran Bretagna, lo scandalo del sangue infetto: «30 mila contagiati, almeno 3.000 morti, molti bambini. Non è stato un incidente»
Corriere della Sera ESTERI

LONDRA – «Una calamità che avrebbe potuto e dovuto essere evitata». Sette anni di inchiesta, un rapporto di 2500 pagine, e alla fine la condanna totale e assoluta delle autorità, dai governi ai direttori medici di varie istituzioni. È il giorno della verità per le 30.000 vittime di quello che viene definito lo scandalo più grave nella storia della Sanità pubblica britannica, l’utilizzo – negli anni 70, 80 e l’inizio degli anni 90 – di sangue infetto per trasfusioni e procedure mediche. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Scandalo “sangue infetto”, ma questa volta nel Regno Unito. Già, perché a sentire le notizie che in questi giorni arrivano dall’Oltremanica a molti saranno tornati in mente quegli anni bui in cui dilagò in Italia la paura degli emoderivati. (greenMe.it)

Scandalo del sangue infetto in UK: cosa è successo L'inchiesta sullo scandalo del sangue infetto ha rivelato gravi insabbiamenti da parte delle autorità britanniche negli anni '70 e '80, con migliaia di persone infettate da HIV ed epatite C tramite trasfusioni di sangue contaminato. (CUENEWS | Biomed)

Trentamila contagi, 3mila decessi. A cinquant'anni dalla prima trasfusione il Regno Unito fa i conti con il più grande scandalo nella storia del servizio sanitario nazionale. (ilGiornale.it)

Gran Bretagna: inchiesta scandalo sangue infetto "insabbiato dalle autorità", le scuse di Sunak

Tra le vittime figurano migliaia di persone che erano state ferite in incidenti o che soffrivano di malattie del sangue o erano sottoposte a interventi chirurgici che necessitavano di trasfusioni di sangue, compresi numerosi bambini. (Nurse Times)

Dopo sette anni di lavoro e un rapporto di 2500 pagine, la commissione d'inchiesta presieduta dal giudice Brian Langstaff ha messo a nudo le responsabilità delle autorità britanniche e del servizio sanitario pubblico nazionale che consapevolmente hanno esposto negli anni 70, 80 e 90 decine di migliaia di pazienti a infezioni mortali, attraverso il sangue e gli emoderivati contaminati. (Today.it)

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