Renault - Definito l'accordo per il prestito garantito dalla Francia

Quattroruote ECONOMIA

Il richiamo della linea potrà essere effettuato parzialmente o integralmente, in una o più tranche, entro il 31 dicembre prossimo.

La scadenza è di 12 mesi, ma è prevista un'opzione per estendere la durata del prestito per un ulteriore periodo di tre anni.

Il finanziamento potrà essere "richiamato" dalla Casa della Losanga per finanziare le sue attuali "esigenze di liquidità nel contesto di una crisi senza precedenti". (Quattroruote)

La notizia riportata su altri giornali

Il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire ha firmato la concessione del prestito da 5 miliardi di euro, garantito dallo Stato, per la Renault. A febbraio, Renault ha rivelato la sua prima perdita annuale in un decennio. (Corriere della Sera)

Allo studio, poi, l'adattamento delle capacità di produzione in Russia e la razionalizzazione della produzione di cambi in tutto il mondo. La previsione è che la capacità di produzione globale discenderà da 4 a circa 3,3 milioni di veicoli. (AGI - Agenzia Italia)

L'apertura di credito, che potrà essere utilizzata integralmente o parzialmente, consentirà di garantire il finanziamento del fabbisogno di liquidità del gruppo in un contesto di crisi senza precedenti. (Il Sole 24 ORE)

(Teleborsa) - Losi impegna a dare il, in cambio della promessa chei.La questione aveva provocato vastefra le parti sociali, giacché il Piano di Reault prevede, sui 15mila complessivi a livello globale, e più specificamente la chiusura dello, nel Nord della Francia, che impiega oltre 2mila operai. (Il Messaggero)

"Abbiamo bisogno di questi lavori, altrimenti morirà un intero territorio", ha detto. - Dopo trattative e polemiche, il ministro francese dell'Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire, darà oggi il via libera al prestito garantito dallo stato di 5 miliardi di euro per Renault (la Repubblica)

Allo studio, poi, l’adattamento delle capacità di produzione in Russia e la razionalizzazione della produzione di cambi in tutto il mondo. Il presidente Jean-Dominique Senard aveva assicurato che il piano contemplava la chiusura di un solo sito in Francia, quello di Choisy-le-Roi nella Val-de-Marne. (La Gazzetta dello Sport)