Veneto, via alle sospensioni per i sanitari no vax. Venezia: tampone ogni 48 ore per gli insostituibili

Corriere della Sera INTERNO

«Non sarà facile trovare soluzioni per non interrompere i servizi — ammette il direttore generale Maria Grazia Carraro — ci stiamo lavorando.

A Padova la difficile riorganizzazione In ansia Paolo Fortuna, dg dell’Usl Euganea, che conta 4.428 sanitari no vax: «Se non emergeranno comprovate valide motivazioni, scatterà la sospensione

La commissione istituita per vagliare le posizioni dei dipendenti sta verificando di nuovo ogni singolo caso. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Categoria che comprende le Università con 20 mila – 40 mila studenti e nella quale, con 89. Forte dei suoi quasi 23 mila iscritti, Ca’Foscari accede alla categoria dei “grandi atenei”. (La Nuova Venezia)

L’Ausl ha decretato la sospensione dal lavoro e senza stipendio per i primi 9 ‘irriducibili’. L’atto della sospensione dal lavoro è venuto di conseguenza".§. . Tra i 9 sospesi ora dal lavoro senza stipendio ci sono anche medici? (il Resto del Carlino)

Piuttosto è l’estrema ratio a cui auspico di non dover giungere , le parole del direttore generale dell’Usl Veneto orientale, Mauro Filippi. Ragione per cui proprio l’Uls Veneto orientale non ha ancora provveduto a sospendere nessuno dei propri 80 sanitari no vax (soprattutto Oss ma anche medici ospedalieri e di famiglia, nonché infermieri) (Nurse24)

Da mercoledì partono le lettere per i sanitari no vax. Per quanto riguarda, per esempio, l'Ulss 1 Dolomiti, il tempo è davvero scaduto: dal primo agosto chi non è immunizzato o non avrà presentato validi motivi per esserne esente, sarà sospeso. (Prima Verona)

Particolarmente delicata la questione padovana, dove il totale dei “no vax” ammonta a 4.428. Si registrava la relativa accelerata di Treviso (3.695 sanitari non vaccinati) e Belluno (874 “no vax”), pronte a inviare le prime lettere di sospensione nei prossimi giorni. (Il Mattino di Padova)

Con le 37 mila delle ultime 24 ore, si raggiungono infatti le 4.958.746 dosi totali (il 92,2% delle dosi fornite). Da cinque (tre di accettazione e due di test) a dieci linee di screening anti Covid per testare gli arrivi dai Paesi europei oggetto di forte contagio (il Resto del Carlino)