Le prostitute col pos portatile: e i clienti pagano le prestazioni con la carta di credito

Il Mattino INTERNO

In caso di prestazione fuori dal club, portavano con sé i pos, mascherando i pagamenti con l'acquisto di bottiglie di bevande o alcolici nel locale.

Le ragazze, assunte con regolari contratti come collaboratrici nei night club, erano indotte a prestazioni sessuali all'interno del privè, in albergo oppure a casa del cliente, con prezzi da 150 a 1.500 euro.

Ballerine di lap dance che per prostituirsi uscivano talora dal locale portandosi dietro il terminale 'pos' per farsi pagare la prestazioni con carta di credito. (Il Mattino)

Ne parlano anche altre fonti

Le giovani donne consegnavano ai gestori dei night dal 50 al 70% del guadagno. (Tiscali.it)

I pos servivano per mascherare i pagamenti per le prestazioni sessuali con l'acquisto di bottiglie di bevande o alcolici nel locale. In totale, due in carcere e tre ai domiciliari. (Rai News)

Come ricostruito dalla polizia durante l'indagine, cominciata alcuni mesi fa grazie a un esposto anonimo, il meccanismo era semplice. È il particolare scoperto della Squadra Mobile di Venezia nell'ambito di una indagine che ha permesso di smantellare un vasto giro di prostituzione in cui erano coinvolte una cinquantina di ragazze, tutte dell'Europa dell'Est. (Fanpage.it)

Gli arrestati. L'indagine, coordinata dal pm Federica Baccaglini, è cominciata alcuni mesi fa grazie a un esposto anonimo. Dall'indagine è emerso come all'incirca 50 ragazze lavorassero come collaboratrici sotto regolare contratto in due night club, ma in realtà si prostituivano. (Sky Tg24 )

Non è il futuro senza contanti che si avvicina, ma quanto avvenuto nell'hinterland veneziano che ha visto coinvolte una cinquantina di ragazze, tutte dell'Europa dell'Est. Le ragazze, assunte con regolari contratti come collaboratrici nei night club, erano indotte a prestazioni sessuali all'interno del privè, in albergo oppure a casa del cliente, con prezzi da 150 a 1.500 euro. (Corriere Adriatico)

Le ragazze, assunte con regolari contratti come collaboratrici nei night club, erano indotte a prestazioni sessuali all'interno del privè, in albergo oppure a casa del cliente, con prezzi da 150 a 1.500 euro. (Leggo.it)