Il Pil continua a salire. Ma nel 2023 l'economia sarà (quasi) ferma

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Il Pil italiano è atteso crescere a ritmi ancora sostenuti nel 2022 (+3,9%), trainato dalla domanda interna che, al netto delle scorte, contribuirebbe positivamente per 4,2 punti percentuali, mentre la domanda estera netta fornirebbe un apporto negativo (-0,5 punti percentuali). Lo rileva l'Istat. La fase espansiva dell’economia italiana registrerà una decisa decelerazione nel 2023 quando il Pil aumenterà dello 0,4%, sostenuto interamente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+0,5 punti percentuali), mentre la domanda estera netta fornirebbe un contributo lievemente negativo (-0,1 p. (quoted business)

Ne parlano anche altri media

Anzi, i BTP rispondono bene al governo Meloni se qualche giorno fa quelli a 10 anni offrivano un rendimento del 3,65%. Prima del 25 settembre le posizioni degli esperti finanziari erano preoccupati per la reazione del mondo a un nuovo governo. (InformazioneOggi.it)

Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

Guardati così, decontestualizzati da quello che succede nel resto del mondo, non sembrano così positivi perché indicano che la crescita si sta purtroppo fermando, per il 2023 siamo a rischio che quel segno più possa rapidamente diventare un meno e spingerci così in recessione. (L'HuffPost)

Riviste al ribasso le stime di crescita nel biennio 2022-2023. Pesano l’incertezza sull’evoluzione della guerra tra Russia e Ucraina e l’elevata inflazione di Redazione (T-mag)

Il Pil italiano è atteso crescere a ritmi ancora sostenuti nel 2022 (+3,9%) per poi rallentare significativamente nel 2023 (+0,4%). (Frosinone News)

Se per anni abbiamo raccontato di un’agricoltura in crescita sotto tutti i profili nelle fasi più difficili dell’economia italiana, ora che alcune cose, paradossalmente, almeno nella statistica sembrano andare meglio, nel settore primario “calano valore aggiunto ed occupazione (-2,5%) nel terzo trimestre 2022 per effetto del mix micidiale dell’aumento dei costi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti”. (WineNews)