Scuola, Valditara non arretra sugli stranieri in classe: "Non c'è futuro senza identità"

Sky Tg24 INTERNO

Il ministro dell'Istruzione, dopo le polemiche e le ironie seguite al suo post su X, ribadisce la propria posizione: "La scuola che vogliamo è aperta a tutti, ma è profondamente ancorata al suo sistema valoriale. Non c'è futuro per una comunità che non abbia identità". E Salvini: "Altro che buonismo, si rispetti la nostra cultura" Continuano a far discutere le parole del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara sulla necessità di avere una maggioranza di alunni italiani nelle classi . (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altre testate

Secondo l'Istat nel 2022 c'è stata una dispersione scolastica del 9.8% per gli studenti italiani e del 30,1% per gli stranieri mentre i dati Invalsi dello scorso anno fotografano nell'apprendimento dell'italiano una differenza in negativo del 21,9% per gli studenti stranieri di prima generazione, rispetto agli italiani, e del 15,3% per gli stranieri di seconda generazione. (ilGiornale.it)

. Non c'è futuro per una comunità che non abbia identità. (Il Messaggero Veneto)

In molti, più che cercare di comprendere il concetto, hanno attaccato il ministro per la forma con cui aveva espresso il suo pensiero. E alle accuse lui ha risposto: "Quando si detta un tweet al telefono non si compie un'operazione di rigore linguistico e si è più attenti al contenuto. (Liberoquotidiano.it)

Nulla di nuovo, di percentuali parlava già l’ex ministra Maria Stella Gelmini 15 anni fa. Professor Ianes cosa ha pensato appena ha letto le dichiarazioni del ministro Valditara sulle percentuali massime di alunni di origine straniera nelle classi? (Il Manifesto)

"Finirebbero così le classi ghetto, da un lato, e quelle della cosiddetta 'società bene' dall'altro", spiega l'esperto all'Adnkronos Salute. "La proposta del ministro dell'Istruzione e del Merito, di contingentare la presenza di studenti stranieri nelle classi, è positiva perché favorisce l'inclusione e l'integrazione e contrasta in modo netto le discriminazioni". (Adnkronos)

“Un tetto alle classi affollate di alunni stranieri non ha senso, ancora di più perché non si interviene anche sulla docenza: perché non si assegnano insegnanti specializzati nella classe di concorso A023, specializzati in lingua italiana per stranieri, come previsto dalla legge?”. (Orizzonte Scuola)