Zurigo è fra le città al mondo più a rischio bolla immobiliare

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Ticinonline ECONOMIA

Un mondo in bolla - A livello internazionale Francoforte (punteggio di 2,16), Toronto (2,02) e Hong Kong (+1,90) mostrano i livelli di rischio più elevati.

Zurigo si trova fra le città mondiali a rischio bolla immobiliare e tra la metà del 2020 e la metà di quest'anno la situazione è ulteriormente peggiorata, secondo un'analisi di UBS.

La città sulla Limmat è posizionata al quinto posto, dietro Monaco di Baviera, Hong Kong, Toronto e Francoforte. (Ticinonline)

Se ne è parlato anche su altre testate

Al contrario, Milano ha visto una stagnazione dei prezzi immobiliari a fronte di lockdown relativamente lunghi e rigidi Mentre Francoforte, Toronto e Hong Kong mostrano i livelli di rischio più elevati sui mercati immobiliari, il mercato di Milano presenta ancora valutazioni eque. (Il Sole 24 ORE)

A Cagliari, l'analisi dell'offerta, realizzata dall'Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa a luglio 2021, evidenzia che la tipologia più presente è il trilocale, con il 38,2%. Non dissimile l’offerta a Carbonia e Sassari, dove non esiste un mercato per i monolocali (nel capoluogo sono pari al 6,8% del totale degli immobili in vendita). (L'Unione Sarda.it)

Gli squilibri nel mercato immobiliare sono elevati anche a Tokyo, Sydney, Londra, Mosca, Tel Aviv e Singapore, mentre Madrid, Milano e Varsavia presentano ancora valutazioni eque. Sebbene alcuni effetti possano essere transitori, secondo UBS questa inversione indebolisce la tesi dell’apprezzamento dei prezzi immobiliari quasi garantito nei centri città (Corriere del Ticino)

Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS WM Italy ha aggiunto: “In un contesto globale, ed in particolar modo se confrontato con il resto d’Europa, il mercato immobiliare residenziale di Milano continua a offrire agli investitori valutazioni interessanti. (Monitorimmobiliare.it)

Il mattone milanese è ben lungi dall’essere al centro di un rischio bolla. Tuttavia la pandemia ha bloccato il mercato, «poiché l’assenza di eventi culturali e turistici ha inferto un duro colpo all’economia locale, con la domanda abitativa spostatasi in località semicentrali». (Milano Finanza)