Parla il nuovo arcivescovo Gambelli: «Firenze riparta dalle periferie»

Avvenire INTERNO

ANSA È un prete fiorentino il nuovo arcivescovo di Firenze. Papa Francesco ha nominato come successore del cardinale Giuseppe Betori don Gherardo Gambelli, il prete delle periferie: dall’Africa al carcere. Nato a Viareggio, 55 anni che compirà il 23 giugno, è parroco della Madonna della Tosse, cappellano del penitenziario di Sollicciano e vice-direttore spirituale del Seminario dal 2023 quando è rientrato nel capoluogo toscano dopo undici anni trascorsi in Ciad come missionario. (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

Con il pensionamento del cardinale Giuseppe Betori, è stata annunciata ufficialmente la nomina di un parroco missionario a Firenze, segnando un cambiamento significativo in quanto la città non avrà più un cardinale alla sua guida. (ilmessaggero.it)

"Che Firenze avrebbe avuto un nuovo vescovo era nell’aria da tempo – racconta – ma che fosse Don Gherardo non era affatto detto. Parla con emozione ed affetto Don Alessandro Lombardi, parroco di Santa Verdiana e, per tutti castellani, il "pròposto" (da pronunciare con la o aperta) di Castelfiorentino. (LA NAZIONE)

La diocesi di Firenze ha un nuovo arcivescovo, mons. (korazym.org)

Don Gambelli (in piedi) e l'arcivescovo uscente, il cardinale Betori - Ceredani (Avvenire)

Cappellano del carcere di Sollicciano, è stato missionario in Ciad per molti anni, ricoprendo anche dal 2001 al 2006 il ruolo di professore invitato presso il Seminario Maggiore di N’Djamena. Don Gambelli parroco di Sollicciano, parroco degli ultimi degli ultimi, sale alla guida della Chiesa di Firenze e della Toscana. (gonews)

C’è emozione al Ponte Rosso per la nomina ad arcivescovo di don Gherardo Gambelli, parroco della Madonna della Tosse: un prete di una piccola parrocchia, con un cammino incentrato sulla carità verso gli emarginati, gli ultimi, le periferie del mondo, alla guida di una diocesi importante come Firenze, è un segnale forte, in linea con quella Chiesa in uscita auspicata dal Pontefice; ma che la scelta ricadesse proprio sul sacerdote del proprio rione – per la verità ancora poco conosciuto perché titolare della parrocchia appena da settembre – questa sì che è una sorpresa. (LA NAZIONE)