Il portavoce del Tigray: "Noi tigrini davanti all'assalto finale dell'Etiopia. All'Italia chiediamo di spende…

la Repubblica ESTERI

Il conflitto tra il governo del premier Abiy Ahmed, aiutato dall'esercito eritreo di Isaias Afwerki, e quello del Tigray, dura quasi da un anno: undici mesi di guerra che hanno innescato una catastrofe umanitaria con migliaia di morti, milioni di sfollati, torture e abusi usati come strumenti di guerra, 400mila persone a rischio carestia e aiuti internazionali bloccati

Il governo federale di Addis Abeba lunedì ha lanciato "l'offensiva finale" contro i ribelli del Tigray. (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Abiy ha catalogato i funzionari tigrini come "terroristi" attaccandoli con l'aiuto delle forze Amhara e dell'Eritrea, e il governo tigrino ha invaso le due regioni confinanti di Amhara e Afar. Addis Abeba non ha risposto né commentato. (la Repubblica)

L'esercito nazionale etiope ha lanciato un'offensiva contro il TPLF (Tigray People's Liberation Front), il gruppo di ribelli della regione a Nord dell'Etiopia che da mesi è al centro di una complessa crisi con il governo federale etiope. (La Verità)

Dall’Etiopia arriva sempre qualcosa di nuovo, si potrebbe dire parafrasando Plinio il Vecchio, ma non sono sempre buone notizie. L’accusa da parte dell’Etiopia è di aver fornito aiuti e apparecchiature di comunicazione al Fronte di liberazione del popolo del Tigray (Tplf), di aver violato le disposizioni di sicurezza e di diffondere disinformazione. (Il Manifesto)