In Ecuador centinaia di cadaveri abbandonati in strada

Il Manifesto ESTERI

Nessuno vuole raccogliere i morti», ha denunciato, in polemica con il governo Moreno, la sindaca di Guayaquil Cynthia Viteri, risultata anche lei positiva al Covid-19.

Sono immagini dantesche quelle che giungono da Guayaquil, in Ecuador, uno dei paesi latinoamericani più colpiti dal coronavirus: oltre 2.700 contagi, di cui 1.900 nella provincia di Guayas, e 93 vittime ufficiali.

«Che sta succedendo al sistema di salute pubblica del paese?

Ospedali allo stremo, cadaveri che si accumulano negli obitori e che i familiari non riescono a recuperare, corpi lasciati a casa per giorni e poi, in assenza di risposte da parte del sistema sanitario, abbandonati in strada dentro sacchi di plastica o dati alle fiamme. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Il primo aprile, BBC Mundo riportava 60 morti nella provincia di Guayas dove si trova la citta di Guayaquil e circa 1900 contagiati. Le pompe funebri non riescono a gestire l’elevato numero delle vittime anche a causa del coprifuoco e del timore di venire contagiati. (LE IENE)

Il corpo è ancora lì, a letto, perché nessuno può toccarlo»: ha dichiarato Jésica Castañeda ai microfoni della BBC Mundo. Il numero dei decessi per Coronavirus in Ecuador è in costante aumento e il sistema funerario non riesce a gestire l’emergenza. (CronacaSocial)

Cadaveri delle vittime del Covid-19 vengono bruciati in strada perché il sistema funerario è collassato e gli obitori sono pieni. Terribile in Ecuador dove è altissima l'emergenza Coronavirus. (Corriere di Rieti)

La presenza della Chiesa. La Chiesa cattolica ha concentrato i suoi sforzi sia sul piano della solidarietà che su quello spirituale. Così descrive la situazione a Guayaquil padre José Barranco, missionario comboniano con sede in Ecuador, la nazione latino-americana più colpita dal coronavirus (Vatican News)

Lasciato l’Estremo Oriente il virus si sta diffondendo a Ovest con velocità allarmante e ci sono Paesi sopraffatti dal contagio. Coronavirus, l'attesa disperata davanti un ospedale in Ecuador: "Se qualcuno muore è solo uno in meno". (La Stampa)

In Ecuador, a Guayaquil, i cadaveri delle persone morte in casa a causa del Coronavirus vengono gettati nei cassonetti, o bruciati per le strade. Nessuno dei corpi delle vittime in Ecuador riceve una degna sepoltura: la sorte di coloro che muoiono fra le mura domestiche è di essere gettati nei cassonetti dell’immondizia, oppure essere bruciati per le strade, addirittura sui marciapiedi. (Zon.it)