Omicidio Aldo Gioia, la madre di Limata: "Mio figlio è stato manipolato"

AvellinoToday INTERNO

In merito al giorno dell'omicidio di Aldo Gioia, consumatosi la sera del 23 aprile scorso, Maria Crisci racconta che Giovanni si era recato ad Avellino nel pomeriggio e che era tornato a casa a tarda sera stanco, stranito ed in compagnia di qualcuno.

Poi, sono giunti i poliziotti a portarlo via per interrogarlo sull'omicidio.

Secondo l'opinione di Maria Crisci, la madre di Giovanni Limata, il ragazzo di 23 anni che ha ucciso Aldo Gioia, il figlio avrebbe commesso l'atroce delitto perché manipolato dalla fidanzata Elena. (AvellinoToday)

La notizia riportata su altre testate

L'omicidio di Aldo Gioia il 23 aprile ad Avellino. La sera del 23 aprile, Aldo Gioia è stato ucciso nel sonno con diverse coltellate nella sua abitazione di Avellino. Elena Gioia aveva poi dato l'allarme inscenando un furto, una circostanza che non aveva convinto gli investigatori. (Today.it)

“Amo’ no mia sorella non può rimanere”, scrive Elena a Giovanni poi spunta il dettaglio sulla sorella di Elena. (L'Occhio di Avellino)

Ieri mattina, intanto, davanti al gip Paolo Cassano, Giovanni Limata ed Elena Gioia si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Elena Gioia è stata assistita dallo zio avvocato , Umberto Ferrajolo, fratello della madre. (Avvenire)

E, allora, via al duello a distanza con il Südtirol, di scena a Pesaro, contro la Vis già salva e certa di essere fuori dai playoff. Avellino, ecco cosa cambierebbe chiudendo da migliore terza Duello a distanza con il Südtirol per un piazzamento potenzialmente determinante in ottica playoff. (Ottopagine)

Secondo il pm di Avellino, il testo dimostra “la volontà della ragazza di mettere fine anche all’esistenza della sorella, prima di darsi entrambi alla fuga”. Gioia: “Amo’ no, mia sorella non può rimane’, capisci meglio cosa intendo per favore” (Mandamento Notizie)

Ascoltate due testimoni informate sui fatti. Questa mattina, presso il Tribunale di Avellino, sono state interrogate due testimoni come persone informate dei fatti: entrambe donne. Si tratta di due vicine di casa di Giovanni Limata. (AvellinoToday)