Vita e storia di Gino Strada, in giro per il mondo per abolire la guerra

Il Riformista INTERNO

Questo concetto deve penetrare in profondità nelle nostre coscienze, fino a che l’idea della guerra divenga un tabù e sia eliminata dalla storia dell’umanità».

Ciò che conta nella vita, questo rappresenta a mio avviso l’insegnamento più prezioso di Gino Strada, non è la bandiera sotto cui ti schieri, né l’idea che propugni, nemmeno il modo in cui lo fai, bensì l’azione concreta che puoi portare per legittimare quanto dichiari

A ben pensarci, aggiungeva convinto, il genere a cui apparteniamo, non è forse riuscito ad abolire, nella maggioranza della Terra, la schiavitù?. (Il Riformista)

Su altre testate

Con la mamma chiamavamo Emergency “il mio fratello più piccolo”. Il primo commento di Cecilia Strada, dopo la morte del padre, è stato questo. (L'HuffPost)

Le onde s’infrangono sul ponte della nave umanitaria “People Saving People” da cui, al largo della Libia, Cecilia Strada si prende la pausa per una sigaretta e ricorda il fondatore di Emergency, suo padre. (La Stampa)

a già raccolto 1300 consensi in poche ore l'iniziativa lanciata su change org di intitolare piazzale Cadorna a Gino Strada, il fondatore di Emergency scomparso ieri a 73 anni. L'idea è partita da Alessandro Lanzani, medico di `Tamponi sospesi´, che l'ha promossa sul suo profilo Facebook: «Come mi piacerebbe che in questo momento di dolore il Comune a Milano con procedura di urgenza assoluta decretasse prima dei funerali di Gino di intestargli una strada o una piazza per accoglierlo degnamente». (AGI - Agenzia Italia)

Gino Strada non era una figura ecumenica, non era diplomatico - come sarebbe potuto esserlo, dopo aver visto quasi più corpi smembrati che interi in vita sua? (Esquire Italia)

Come mi piacerebbe che piazzale Luigi Cadorna, intestato a un guerrafondaio, diventasse piazzale Gino Strada che la guerra la ripudiava". Su Facebook, Enrico Mentana ha chiesto al primo cittadino di dedicare a Gino Strada un parco cittadino (Il Giorno)

Tornando a quegli anni Nardini ricorda: “Lavorare con lui mi ha cambiato la vita, non solo dal punto di vista professionale La Spezia - “L'esperienza condivisa con Gino Strada è stata fondamentale per la mia preparazione professionale che dell'apertura culturale”. (Città della Spezia)