Uber, la Corte Suprema britannica ha deciso: gli autisti sono dipendenti

la Repubblica ESTERI

Qualora anche questa decisione venisse confermata, il futuro di Uber in Regno Unito potrebbe dunque essere fortemente in bilico.

Così ha deciso stamattina la Corte Suprema di Londra, per quella che è una sentenza che potrebbe fare scuola, per lo meno in Regno Unito

Gli autisti di Uber devo essere considerati dipendenti a tutti gli effetti.

Il caso è nato da una denuncia di due autisti nel 2016, cui la giustizia britannica ha sempre dato ragione, a tutti i livelli, Corte Suprema inclusa oggi, nonostante i molti ricorsi di Uber. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

La Corte Suprema del Regno Unito ieri ha deciso che gli autisti di Uber nel Regno Unito sono lavoratori impiegati da Uber, piuttosto che lavoratori autonomi. La decisione della Corte Suprema, tuttavia, si applica solo agli autisti in questo caso specifico: Aslam, Farrar e altri che si sono uniti. (LondraNews)

Quanto scritto nella sentenza di 42 pagine significa che migliaia di autisti hanno diritto al salario minimo e al pagamento delle ferie La sentenza (leggi qui il testo) è definitiva e la piattaforma digitale americana che permette di collegare autisti privati ai passeggeri in tragitti urbani in concorrenza con i taxi - il cosiddetto, in inglese, «ride hailing» - non potrà più fare ricorso. (Il Manifesto)

L’azienda ha replicato di aver già «fatto significativi cambiamenti» al suo modello di business da allora, proprio per venire incontro alle esigenze dei guidatori coinvolti nel servizio. Ora l’impegno del gruppo sarà quello di «fare di più» e consultarsi direttamente con gli autisti attivi nel paese, per verificare che genere di cambiamenti si attendano (Il Sole 24 ORE)

Contro quella decisione del Tribunale del Lavoro, Uber aveva presentato, ma l'Employment Appeal Tribunal (il Tribunale d’Appello del Lavoro, quindi il secondo grado) aveva confermato la sentenza, a novembre 2017 Inoltre, la sentenza potrebbe anche comportare altre conseguenze per Uber, come un conto salato di compensazione. (EuropaToday)

Si conclude così un braccio di ferro tra azienda e autisti durato 5 anni. La Corte Suprema ha stabilito che gli autisti di Uber, impiegati a decine di migliaia in Gran Bretagna, vanno considerati dipendenti, non collaboratori autonomi “usa e getta”. (Il Fatto Quotidiano)

Gli autisti di Uber hanno diritto a ferie e malattia pagate e ad un salario minimo. Uber sosteneva che questo criterio dovesse applicarsi solaente quando gli autisti avevano a bordo dei passeggeri. (La Stampa)