Guerra di 'ndrangheta e omicidio Bruni, retata a Cosenza: 18 arresti, ci sono anche i boss dei clan dominanti

Gazzetta del Sud INTERNO

Diciotto persone sono state arrestate stamane a Cosenza perché ritenute appartenenti ai clan dominanti in città.

Il delitto contestato è quello di Luca Bruni avvenuto il tre gennaio del 2012 a Rende; la vittima era "reggente" dell'omonimo clan.

Roberto Porcaro, nei giorni scorsi, era stato assolto in appello dall'accusa di aver concorso nella veste di mandante nell'omicidio Bruni.

Nell'operazione sono stati impegnati gli investigatori della squadra mobile di Cosenza, del Nucleo operativo dei carabinieri e della Guardia di Finanza. (Gazzetta del Sud)

Su altre fonti

Il centrodestra si attesta tra 43-47 per cento nelle intenzioni di voto, mentre Pippo Callipo sostenuto dal centrosinistra si ferma tra il 26 e il 30 per cento. Dal sondaggio, secondo quanto si apprende, sarebbero esclusi i candidati sostenuti da liste civiche come Mario Oliverio, Mario Occhiuto e Carlo Tansi. (Quotidiano online)

Secondo gli investigatori sono stati decapitati i vertici delle due cosche. FRANCIA, ARRESTATO LATITANTE - La Direzione investigativa antimafia ha coordinato l'arresto, in Francia, di Domenico Stanganelli, latitante dal 2014 in quanto colpito da mandato d'arresto europeo. (QUOTIDIANO.NET)

L’uomo gestiva una pizzeria a Montecatini Terme (Pistoia) come attività di copertura e contemporaneamente intratteneva nell’interesse della ‘ndrangheta rapporti criminali con trafficanti albanesi. In tutto l’ordinanza del gip riguarda misure cautelari, tra arresti e obblighi di dimora, per nove soggetti. (Quotidiano online)

Per quanto concerne lo spaccio di droga, i proventi, anche del pizzo, sarebbero confluiti nella cosiddetta ‘bacinella’. Sono state eseguite perquisizioni in tutta la città. (Quotidiano online)

Tra i consiglieri indagati ci sono anche componenti delle forze dell’ordine prestate alla politica. In pratica era tutto fasullo, tranne i soldi che il Comune di Catanzaro, guidato dal sindaco Sergio Abramo, che non è indagato che finivano nelle tasche dei consiglieri. (Quotidiano online)

Sono ritenuti responsabili l'omicidio di Raffaele Fiamingo, avvenuto nel 2003 in provincia di Vibo Valentia, e il tentato omicidio di Francesco Mancuso, considerati tra i capi della locale di 'ndrangheta. (Il Fatto Quotidiano)