Analisi tecnica: Ftse Mib verso l'area di supporto tra 20.100 e 20

Finanzaonline.com ECONOMIA

Continua a dominare la negatività sul nostro Ftse Mib che nelle ultime 3 settimane ha perso oltre l’11% e ha archiviato il mese di settembre con una perdita del 4,2%, il settimo mese negativo del 2022. Nel corso della settimana il nostro indice di riferimento ha violato al ribasso il principale livello di supporto a 21.000 e ha testato quello a 20.500 punti minimi di luglio portando così il bilancio da inizio anno ad una perdita di oltre il 25%. (Finanzaonline.com)

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Ma una volta che i corsi potrebbero tornare a testare il minimo di luglio a 19.875 l’ipervendo sarebbe tale da favorire un’inversione al rialzo, almeno nel breve termine. In quest’ottica, oltre 21.000, i successivi target diventerebbero 21.490 prima e 22.000/22.290 eventualmente in seguito. (Bluerating.com)

Giro di boa settimanale movimentato per Piazza Affari con l’indice Ftse Ftse Mib che nell’intraday è arrivato a cedere oltre il 2% a quota 20.481 punti, sui minimi intraday oltre due mesi. In chiusura l’indice guida milanese ha recuperato terreno chiudendo a 20.852 punti, in ribasso dello 0,52%. (Finanza.com)

Nonostante questo recupero la situazione tecnica di breve termine rimane ancora precaria: il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può tuttavia impedire un ulteriore cedimento e favorire un’adeguata fase riaccumulativa. (Milano Finanza)

Nonostante questo recupero la situazione tecnica rimane ancora precaria: il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può tuttavia impedire un ulteriore cedimento e favorire una fase riaccumulativa. (Milano Finanza)

Sotto 20.000 obiettivi potenziali invece in zona 19.600/500 punti. Prova, seppur timidamente, a rialzare la testa il Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza settembre, dopo aver sfiorato la soglia dei 20.000 punti. (Bluerating.com)

La situazione tecnica rimane quindi precaria (i principali indicatori direzionali si trovano ancora in posizione short) e solo il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire un ulteriore cedimento. (Milano Finanza)