L'idea russa di Unicredit: cedere gli asset a tempo
Ieri il titolo di Unicredit ha chiuso a -2,84%, in un contesto di Borsa negativo per tutta Piazza Affari
Quest'ultima ha venduto in tutta fretta le sue attività russe dopo l'invasione dell'Ucraina.
L'ad, però, pensa che depennare o svalutare le attività russe «non sarebbe assolutamente corretto, né in linea con le sanzioni.
Potanin aveva offerto un rublo per rilevare anche le attività di Unicredit, che ha declinato l'offerta. (ilGiornale.it)
Ne parlano anche altri media
Resta invariato il team dei direttori regionali, Luisella Altare, Annalisa Areni, Marco Bortoletti, Andrea Burchi, Roberto Fiorini, Paola Garibotti, Salvatore Malandrino.Niccolò Ubertalli, fino ad oggi responsabile per l’Italia, cederà le sue attività con effetto immediato (ilmessaggero.it)
Il presidente di UniCredit Pier Carlo Padoan e il ceo Andrea Orcel motivano così in una lettera ai 28 mila bancari dipendenti della banca in Italia la riorganizzazione del gruppo nel Paese. (Milano Finanza)
Il piano prevede la possibilità di separare gli asset infrastrutturali di rete fissa (NetCo) dai servizi (ServiceCo con Tim Consumer, Tim Enterprise e Tim Brasil) e illustra per ciascuna entità il contesto di mercato, i perimetri di attività e le attività strategiche e il modo in cui potranno competere nei rispettivi mercati di riferimento in modo da generare più valore. (Milano Finanza)
Per quanto riguarda gli interlocutori, negli ultimi mesi Unicredit ha già aperto diversi canali di confronto. Limitare le perdite nell'ambito di un'operazione che consentirebbe a Unicredit di non tagliare i ponti con Mosca. (Milano Finanza)
Siamo certi che tale decisione ci consentirà di sprigionare tutto il potenziale di UniCredit Italia e di lavorare più a stretto contatto con i colleghi del business Cambio che ha portato all'uscita del responsabile del business in Italia, Niccolò Ubertalli, le cui deleghe sono state raccolte da Orcel stesso. (Milano Finanza)
Il presidente di UniCredit Pier Carlo Padoan e il ceo Andrea Orcel motivano così in una lettera ai 28 mila bancari dipendenti della banca in Italia la riorganizzazione del gruppo nel Paese. (Milano Finanza)
