Lukaku, lo Sheva dell'Inter. A Milano l'uomo derby cambia maglia

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74 Il calcio è meraviglioso anche perché vive di ere , sempre segnate da calciatori che diventano icone di un momento destinato a rimanere impresso per sempre. In queste anse temporali si inseriscono gli uomini derby , giocatori che più di altri sanno mantenere il sangue freddo quando attorno sale la pressione. Mestiere che riesce benissimo a Romelu Lukaku, che quando vede il Milan si accende con una continuità impressionante. (Calciomercato.com)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il belga mette a segno il terzo gol dopo la doppietta di Lautaro e lascia scaturire tutta la sua gioia. Il belga mette a segno il definitivo 3-0 dei nerazzurri | CorriereTv. Esplode la gioia di Lukaku e dei nerazzurri dopo il 3-0 del belga ai rossoneri nel derby di ritorno in Serie A. (Living)

Nel derby più importante degli ultimi anni, una buona fetta dell'interesse era legata anche alla loro presenza in campo. Una partita nella partita, in Milan-Inter, che di fatto si è giocata soltanto a distanza. (Sport Fanpage)

Spero che con Lukaku si chiuda tutto con una stretta di mano o con un abbraccio“ Paolo Maldini ha preso la parola a pochi minuti dal calcio d’inizio di Milan-Inter. (CalcioMercato.it)

Lukaku ha trascinato l'Inter in vetta al nostro calcio. Siamo piuttosto restii solitamente agli elogi. Più in generale l’esaltazione del singolo mal si concilia con il nostro spirito, e spesso comporta una semplificazione che alimenta quella banalità del top player ridotta quasi a una sineddoche del gioco: un solo uomo per sintetizzare tutto. (Sport Mediaset)

I rossoneri perdono il derby e lo fanno anche male: a San Siro finisce 3-0 per i rivali cittadini. Ora il Milan è a -4 dall’Inter e si chiede quali siano le proprie ambizioni per il resto della stagione (TUTTO mercato WEB)

Altro che "little donkey", come l'ha chiamato Ibra in quella sfida di coppa, finalmente pronta per essere mandata in archivio Il "derby dei derby", com'era stato ribattezzato, visto che sul tavolo (pardon: sul prato) c'era la leadership della Serie A dopo anni e anni. (La Gazzetta dello Sport)