Carabinieri di Piacenza, la vergogna della sinistra dopo l'arresto dei banditi: chi alimenta il disprezzo contro l'Arma

Liberoquotidiano.it INTERNO

L'Arma è una organizzazione criminale, dove la violenza e la tortura non sono episodi circoscritti, ma la stoffa della divisa.

C'è una parte della sinistra che è così: vuole sangue (dei carabinieri e della polizia).

Insomma: sono stati i carabinieri a sollevare il coperchio del verminaio.

Ed ecco però un'ammissione del maggiore: si rivolgeva alla polizia giudiziaria e noi ai colleghi perché non aveva fiducia negli attuali dirigenti dei carabinieri di Piacenza (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri giornali

Plurimputato per reati contro la Pa, Del Sette è stato il primo comandante generale, dopo circa 220 di storia dell’Arma, ad essere finito sotto processo. Si è deciso il trasferimento del comandante provinciale Stefano Savo, del comandante del reparto operativo Marco Iannucci e dell comandante del nucleo investigativo Giuseppe Pischedda. (Il Riformista)

Al carcere delle Novate nell’interrogatorio di garanzia, i carabinieri arrestati nell’ambito dell’operazione Odysseus hanno risposto alle domande del giudice e hanno spiegato la loro versione dei fatti. (Libertà)

Durante l’udienza di convalida dell’arresto,questa mattina, il Giudice ha convalidato l’arresto, scarcerandolo e concedendogli i termini per la difesa, con rinvio del giudizio. (Il Friuli)

Fra gli indagati anche l’ex comandante della compagnia di Piacenza, il maggiore Stefano Bezzeccheri, sostituito dal capitano Giancarmine Carusone. Con il denaro guadagnato illecitamente, secondo le accuse Montella avrebbe condotto una vita da re. (Thesocialpost.it)

L’informatore 26enne marocchino da cui è partita l’inchiesta della Procura di Piacenza che ha portato al sequestro della caserma Levante, raccontava di conoscere il carabiniere appuntato Giuseppe Montella, attorno a cui ruota l’indagine, fin dal 2010. (piacenzasera.it)

Con un gesto di responsabilità istituzionale del massimo vertice, nessuno potrebbe nascondere le proprie mancanze, chiamarsi fuori e conservare quell’ignavia che spesso è più grave dell’azione. Sarebbe una posizione di responsabilità di grandissimo valore morale, che non potrebbe che avere ricadute positive sulla credibilità dell’Arma tutta. (L'HuffPost)