L'auto blu usata per fini privati. Divieto di dimora per Gianfranco Miccichè, ex presidente dell'Ars

Gazzetta del Sud - Edizione Messina INTERNO

L’ex presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, deputato regionale di Forza Italia, è indagato di pm di Palermo per peculato, truffa e false attestazioni. Al politico è stata notificata oggi la misura cautelare del divieto di dimora a Cefalù. Il parlamentare avrebbe usato per fini personali l’auto che gli era stata assegnata per svolgere le funzioni istituzionali. A Miccichè, inoltre, i magistrati contestano di aver confermato le false missioni di servizio dichiarate da Maurizio Messina, dipendente Ars che gli faceva da autista. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Se ne è parlato anche su altre testate

Inviava l’autista da Cefalù fino a Palermo pure per consegnare un bidone di benzina alla moglie rimasta in panne, per accompagnare il suo factotum o per farsi portare due teglie di pasta al forno il giorno del suo compleanno. (Il Fatto Quotidiano)

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Gli investigatori hanno inoltre accertato che per 76 volte Miccichè avrebbe confermato missioni mai effettuate dal suo autista, Maurizio Messina, coindagato con l’accusa di truffa, facendogli ottenere rimborsi che andavano da meno di cento a quasi 400 euro. (Giornale di Sicilia)

Avrebbe usato l'auto blu anche per "gatto dal veterinario o recuperare il caricabatterie dell'iPad". (Fanpage.it)

Il giudice per le indagini preliminari non ha dubbi. Miccichè, a cui è stato imposto il divieto di dimora a Cefalù, avrebbe usato per motivi personali la macchina che si era auto assegnato. PALERMO – Sull’auto blu di Gianfranco Miccichè è salito persino il gatto. (Livesicilia.it)

Sembra infatti che abbia utilizzato per fini personali l’auto assegnata per svolgere le funzioni istituzionali, la cosiddetta l’auto blu. Emergono intercettazioni con frasi come: “Stai tranquilla che sul peculato, proprio, na puonnu (ce la possono, ndr) sucare altamente”. (Virgilio Notizie)