Preoccupa il nuovo Codice della strada – CittAgorà

Timori a Palazzo civico per le nuove limitazioni ai Comuni previste dalla riforma del Codice della strada che limita l’autonomia delle Amministrazioni civiche introducendo autorizzazioni ministeriali in tema di pedonalizzazioni; piste ciclabili; Ztl; aree di sosta. Nei giorni scorsi tante città italiane hanno ospitato il flash mob ‘Stop al nuovo codice della strage’ ospitato a Torino davanti Porta Nuova (Città di Torino)

Su altre fonti

Missing CaptionMissing Credit Milano, l’Ordine del giorno contro la riforma In questi giorni, si legge in una nota, il Consiglio comunale di Milano ha approvato un Ordine del Giorno nel quale chiede di: eliminare dalla riforma del codice della strada le norme in contrasto con il Piano nazionale per la sicurezza stradale 2030 e con il Piano globale per la sicurezza stradale dell'ONU-OMS; eliminare dalla riforma del codice della strada le norme che limitano la possibilità dei Comuni di intervenire sulla gestione della mobilità urbana e della viabilità stradale; promuovere interventi normativi e finanziari a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico locale, e che agevolino i percorsi verso le Città 30. (IL GIORNO)

La riforma del codice della strada, dopo il via libera della Camera, andrà in seconda lettura al Senato. «Questione di giorni», assicura il Ministro Salvini che sta spingendo per l’approvazione del testo. (Mitomorrow)

Il testo ora passa all'esame del Senato. «È una bella giornata perché il Parlamento approva finalmente il nuovo codice della strada che prevede più controlli, più educazione stradale, più rigore», commenta il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine di un sopralluogo sul nuovo tracciato della strada statale Potenza-Melfi. (ilmessaggero.it)

Il Comune di Milano vuole più autonomia per intervenire sulla gestione della mobilità urbana e la viabilità stradale. L'ordine del giorno, presentato da Marco Mazzei (Lista Sala), firmato da numerosi consiglieri di maggioranza, chiede anche di eliminare le norme in contrasto col piano per la sicurezza stradale 2030 e promuovere interventi normativi e finanziari per la mobilità attiva, il trasporto pubblico, il percorso per creare "città 30", cioè con limite di velocità generale a 30 km/h. (MilanoToday.it)

Con il capoluogo lombardo ci sono Roma, Torino, Bologna, Bergamo, Brescia, Verona, Vicenza e Padova. In particolare i Consigli comunali di Milano, Roma, Torino e Bologna hanno tutti approvato un ordine del giorno nel quale chiedono di eliminare dalla riforma del Codice della Strada le norme in contrasto con il Piano nazionale per la sicurezza stradale 2030 e con il Piano globale per la sicurezza stradale dell’ONU e dell’OMS, le norme che limitano la possibilità dei Comuni di intervenire sulla gestione della mobilità urbana e della viabilità stradale e di promuovere interventi normativi e finanziari a favore della mobilità attiva, del potenziamento del trasporto pubblico locale e che agevolino i percorsi verso le Città 30. (IL GIORNO)

Comuni contro il nuovo Codice della Strada Adv (Bikeitalia)