Moggi non si trattiene: “Tra la città di Napoli e quella di Torino…”

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L’ex dirigente ha parlato anche delle sue esperienze sia con il Torino che con il Napoli: “Sono due mondi diversi.

Il Napoli è primo in classifica con sette vittorie nelle prime sette giornate di campionato.

Il momento più bello a Napoli è quando si vince qualcosa dove si festeggia per un anno intero, mentre a Torino il giorno dopo si va a lavorare”

Moggi: “A Napoli quando si vince si festeggia per un anno, mentre a Torino si va a lavorare”. (SerieANews)

La notizia riportata su altri media

Su Donnarumma. “Al compleanno di Ibra ho parlato con Gigio per capire le situazioni, non andrà alla Juventus, è proiettato ormai verso altri lidi. L’ex dirigente della Juventus Luciano Moggi ai microfoni de “I Tirapietre” ha parlato della situazione legata a Donnarumma e del suo possibile futuro in bianconero. (SpazioJ)

Quello granata quando sono arrivato io era un mondo povero, dovevamo vendere per pagare gli stipendi ai calciatori. Per gli azzurri non sarà facile, ma il Napoli è forte, Victor Osimhen devono marcarlo in tre. (AreaNapoli.it)

Ecco quanto evidenziato: "La foto con Mino Raiola alla festa di Ibrahimovic? Inoltre, Moggi, ha aggiunto: "L'ho mandato a prendermi persino Emerson dalla Roma, e non era lui il procuratore. (AreaNapoli.it)

“Avevo vergogna anche a passeggiare per le strade e in quel momento ho pensato a tante cose, anche al suicidio”. Sono le parole dell’ex dirigente della Juventus Luciano Moggi, che nel documentario Netflix “The dark side of the sport” ripercorre i suoi giorni più bui nell’inchiesta che ha fatto tremare il calcio italiano. (L'Unione Sarda.it)

Luciano Moggi ha parlato della prossima sfida di campionato che vedrà gli azzurri di Spalletti impegnati contro il Torino di Ivan Juric. Ecco quanto evidenziato: "Napoli-Torino sarà una partita difficoltosa per gli azzurri, perché loro giocheranno per non prendere gol. (AreaNapoli.it)

Essere tacciato da ladro mi ha fatto male. Poi è come se fossi stato in cima a un albero e tutti fossero pronti da sotto a sparare”. (ilBianconero)