La Georgia torna in piazza contro la legge filo-Putin: “In gioco il futuro europeo del Paese”

la Repubblica ESTERI

TBILISI – “Sì all’Europa, no alla legge russa”. La Georgia torna in piazza. In migliaia sono scesi in strada martedì nella capitale, Tbilisi, per ribellarsi al ritorno della famigerata normativa sugli agenti stranieri proposta dal governo nel marzo del 2023, e ritirata poco prima che le proteste sfociassero in un Maidan georgiano. Ma che lunedì ha ricominciato, dopo l’annuncio a sorpresa, il suo … (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La norma della quale si parlava dovrebbe servire per limitare le organizzazioni che agiscono nel Paese seguendo gli interessi di potenze straniere, ma è stata accusata dalle opposizioni di essere in realtà uno strumento contro la società civile ‘dissidente'. (Il Giornale d'Italia)

(Alexander Jakhnagiev) (ilGiornale.it)

Il tema era la controversa legge sugli agenti stranieri, osteggiata dall'opposizione e non solo. Rissa nel Parlamento georgiano. (L'Unione Sarda.it)

Migliaia di persone hanno dato via in particolare martedì (9 aprile) a una nuova ondata di manifestazioni nella capitale del Paese per esprimere come nel marzo dello scorso anno la propria opposizione a una legge che rischierebbe di rallentare – se non addirittura minare – il percorso della Georgia verso l’adesione all’Unione Europea. (EuNews)

Scoppiano scontri e una rissa nel parlamento georgiano per la reintroduzione da parte del governo di un controverso disegno di legge sull'"influenza straniera" che secondo i critici rispecchia la legislazione repressiva russa utilizzata per mettere a tacere e intimidire i dissidenti. (Tiscali Notizie)

Mattinata di tensione tra i banchi del parlamento georgiano a Tbilisi, dove la discussione di una controversa legge ha generato una furibonda rissa tra deputati. All'ordine del giorno c'era l'esame del disegno di legge sugli "agenti stranieri", secondo cui giornali e Ong stranieri finanziati per più del 20% da capitali esteri, dovrebbero essere registrati come "agenti di influenza straniera". (Today.it)