Stipendi, elettricità e meno corruzione: la protesta dei gilet gialli, senza padroni nella Libia dei clan

la Repubblica ESTERI

Stipendi, elettricità e meno corruzione: la protesta dei gilet gialli, senza padroni nella Libia dei clan di Floriana Bulfon. (reuters). Giovani e lavoratori si organizzano sui social e scendono in piazza.

Per loro tutti i politici sono colpevoli

(la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

La folla ha appiccato il fuoco agli archivi e le fiamme si sono estese a tutti gli uffici: il filmato girato sabato mattina mostra i danni all'edificio. Devastati palazzi istituzionali anche a Misurata e a Sebha mentre a Tripoli i cortei sono stati respinti dalle milizie, che hanno sparato in alto (Repubblica TV)

Un gruppo di manifestanti ha assaltato e dato fuoco alla sede distaccata del ministero delle Finanze di Sebah, a Misurata i cittadini hanno assaltato la sede del consiglio Municipale, a Tripoli i gruppi armati fedeli al governo hanno sciolto le manifestazioni colpendo la gente con colpi di arma da fuoco, a Sirte invece la gente è scesa in piazza con le bandiere verdi, quelle gheddafiane (La Stampa)

«Vogliamo elettricità, basta con i tagli, non ne possiamo più!», gridano le folle arrabbiate nelle piazze del Paese. Tutti i pozzi della Cirenaica sono chiusi e quelli della Tripolitania appaiono a rischio. (Corriere della Sera)

Cortei si sono svolti anche a Bayda, Misurata e Tripoli, davanti alla sede del governo di unità nazionale. Vogliamo l'elettricità!», hanno gridato i manifestanti a Tripoli, insieme ad altri canti in cui si chiedono elezioni (ilGiornale.it)

"Riconoscendo il diritto a manifestare pacificamente, invita tutti i manifestanti a evitare atti di violenza e le forze di sicurezza a esercitare la massima moderazione". "Il Segretario generale dell'Onu segue con preoccupazione le manifestazioni che si sono svolte il 1° luglio in diverse città della Libia, tra cui Tripoli, Tobruk e Bengasi". (La Sicilia)

Paura per i prezzi in Europa per i blocchi ai pozzi di petrolio di Floriana Bulfon. Immagini del parlamento di Tubrouk nell'est del paese, dopo l'incendio appiccato durante le proteste (afp). La rabbia scatenata dalla mancanza di elettricità. (la Repubblica)