Regione Emilia-Romagna, tutti i nomi della seconda giunta Bonaccini

La Repubblica INTERNO

"Abbiamo un segretario che sta facendo bene, serve una nuova classe dirigente che guidi il partito e prenda di più e meglio dai territori".

La nuova giunta: assessori e deleghe. Stefano Bonaccini terrà, invece, per sé le deleghe a Programmazione dei fondi Ue, Sicurezza e legalità, Autonomia, Ricostruzione post sisma e Sport.

Alcuni erano già stati annunciati, come Elly Schlein, che forte delle sue 22mila preferenze ottiene la vicepresidenza della Regione e le deleghe a Welfare e Politiche per il Clima; Mauro Felicori, a capo della Cultura, e del sindacalista Vincenzo Colla che ottiene il Lavoro. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

La squadra è composta da un sottosegretario e dieci assessori dei quali 6 uomini e 4 donne. Ecco chi sono (Il Resto del Carlino)

In ultimo il governatore si è detto certo che la sua sfidante alle elezioni, Lucia Borgonzoni, lascerà il Senato per il Consiglio regionale. Bonaccini ha ricordato che “la campagna elettorale è finita e che è giusto richiamare la nuova squadra di governo regionale agli impegni presi. (Teleromagna24)

Reggio Emilia. Regione Emilia Romagna. Stefano Bonaccini. Alessio Mammi. assessore all'agricoltura. nuova giunta bonaccini Il neo assessore si trova all’estero e rientrerà a Reggio Emilia solo nei prossimi giorni. (Reggionline)

Raffaele Donini è il nuovo assessore alla Salute. Rispetto a Donini, “io penso - ha detto Bonaccini - che Raffaele Donini, per l’esperienza che ha accumulato, saprà fare benissimo in quel ruolo. (Quotidiano Sanità)

Bonaccini presenta nuova Giunta. Ex vicepresidente e Assessore ai trasporti della Regione, Donini nasce a Bazzano, in provincia di Bologna, nel 1969. Ringraziando l’ex assessore Venturi per il lavoro svolto, Bonaccini ha espresso fiducia in Donini: “Penso, per l’esperienza che ha accumulato, saprà fare benissimo in quel ruolo. (Quotidiano Sanità)

Il giudizio sull’attenzione riservata alla Romagna, dunque, lo daremo alla fine: perché quel che conta non sono le poltrone, ma le politiche e le decisioni che verranno assunte. (ForlìToday)