Sub morti a Villasimius: la ricostruzione della Guardia costiera

L'Unione Sarda.it INTERNO

Uno dei sub potrebbe aver avuto un malore o un problema e il collega e amico ha cercato di aiutarlo. Alla fine per entrambi non c'è stato nulla da fare e sono morti a 106 metri di profondità, al largo delle coste di Villasimius tra le isole dei Cavoli e Serpentara. Questa l'ipotesi sulla tragedia costata la vita a Stefano Bianchelli (56 anni) e Mario Perniciano (55). Stamattina, al termine delle lunghe operazioni di ricerca coordinate dalla Guardia Costiera di Cagliari, i corpi dei due sub sono stati individuati e uno recuperato grazie al robot Rov (Remote operative vehicle) dei vigili del fuoco. (L'Unione Sarda.it)

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La notizia, arrivata poco dopo la terribile scoperta dei due cadaveri sott'acqua a venti metri dalla San Marco, ha fatto il giro di Villasimius. Conoscevo soprattutto Bianchelli, sardo d'adozione arrivato a fine anni Novanta da Todi. (L'Unione Sarda.it)

Stamattina, al termine delle lunghe operazioni di ricerca coordinate dalla Guardia Costiera di Cagliari, i corpi dei due sub sono stati individuati e uno - quello di Perniciano – recuperato grazie al robot Rov (Remote operative vehicle) dei vigili del fuoco. (L'Unione Sarda.it)

Sono stati avvistatati dal robot della Marina Militare a 106 metri di profondità (non 200 metri come inizialmente appreso), uno accanto all’altro, e a circa 20 metri dal relitto del piroscafo San Marco i corpi di Stefano Bianchelli, di 56 anni, e Mario Perniciano, di 60, i due sub dispersi al largo di Villasimius domenica durante un'immersione. (Sardegna Live)

A 48 ore dall’inizio dell’intervento di ricerca e soccorso dei due subacquei dispersi in mare, tra le isole dei Cavoli e Serpentara, con il coordinamento della Guardia Costiera, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno recuperato a oltre 100 metri di profondità il corpo senza vita di uno dei due uomini. (MeteoWeb)

Villasimius Un robot li ha mostrati a poca distanza dal relitto della nave San Marco (LinkOristano)

I due sub dovevano piazzare un segnalatore vicino al relitto della nave San Marco e durante questa operazione si sarebbe verificata la tragedia. Iscriviti e seguici sul canale WhatsApp (Cagliaripad.it)