Cancro alle ovaie causato dal talco, Johnson & Johnson offre 6,5 miliardi di dollari per chiudere tutte le cause legali ancora aperte

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson offre 6,5 miliardi di dollari per risolvere la maggior parte delle cause legali intentate da donne che si sono ammalate di mesotelioma, un cancro alle ovaie collegato all’uso di prodotti a base di talco come il borotalco. J&J ha chiesto tre mesi di tempo per raggiungere un accordo con tutte le ricorrenti, comprese quelle che potrebbero diventarlo in futuro. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Il colosso farmaceutico è pronto a mettere in campo 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause civili. Diverse le donne che si sono ammalate di mesotelioma proprio a causa del borotalco, e che chiedono giustizia. (Il Giornale d'Italia)

PUBBLICITÀ “Questo piano è il culmine della nostra strategia di risoluzione consensuale annunciata in ottobre”, ha spiegato Erik Haas, vicepresidente degli affari legali di J&J, citato in un comunicato stampa. (Internapoli)

Il gruppo farmaceutico americano Johnson&Johnson (J&J) mette sul piatto 6,5 miliardi di dollari per porre fine ai contenziosi su talco e cancro. (StrettoWeb)

“Sembra talco ma non è “: migliaia di donne malate fanno causa Johnson & Johnson, multinazionale del farmaco, offre 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause intentate da donne che hanno contratto il mesotelioma, un cancro alle ovaie dopo aver usato prodotti a base di talco. (ByoBlu)

Tracce di amianto e mesotelioma ovarico: la risposta del colosso americano Dal 2014, l'azienda ha dovuto affrontare decine di migliaia di cause legali intentate negli Stati Uniti da parte di consumatori che sostenevano di aver contratto il mesotelioma ovarico (questo il nome del cancro associato all'esposizione all'amianto) dopo aver utilizzato per periodi prolungati i prodotti del marchio a base di talco (Today.it)

«Questo piano è il culmine della nostra strategia di risoluzione consensuale annunciata in ottobre», ha spiegato Erik Haas, vicepresidente degli affari legali di J&J, citato in un comunicato stampa. (ilmessaggero.it)