Hugh Grant accetta maxi-risarcimento dal Sun per fermare la causa contro il tabloid "odiato" anche da Harry

Hugh Grant ha deciso di accettare il maxi-risarcimento offerto dai legali del News Group Newspaper, proprietari dell’odiato tabloid Sun. La testata è finita più volte sotto i riflettori per dichiarazioni forti, ma anche per ripetute violazione della privacy e intercettazioni illegali, come nel caso dell’attore e del principe Harry. La denuncia di Grant, dopo anni di indagini che hanno toccato anche i vertici del gruppo editoriale per le loro pratiche scorrette, cade con la transazione extra giudiziale. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Grant aveva portato avanti legalmente le proprie ragioni assieme al principe Harry. “Chiunque sia interessato alla mia causa contro il Sun, la notizia è che ho dovuto risolvere la mia richiesta in via extragiudiziale prima che si arrivasse al processo”, ha spiegato su Twitter l’attore. (Il Fatto Quotidiano)

Hugh Grant e la somma “enorme” dal Sun per chiudere la causa: “Non avevo scelta ma non comprano il mio silenzio” L'attore inglese racconta di aver accettato a malincuore un maxi risarcimento dal tabloid Sun per stoppare la causa per violanzione della privacy. (Dire)

Hugh Grant ha chiuso definitivamente la causa contro il tabloid inglese “The Sun”. L'attore aveva accusato la testata d'intrusioni e intercettazioni illegali ripetute in violazione della privacy. (ilmessaggero.it)

H ugh Grant ha chiuso la battaglia legale contro il tabloid britannico "Sun" con una transazione stragiudiziale (Donna Moderna)

Grant ha spiegato che avrebbe preferito portare avanti la battaglia in tribunale, ma che le esorbitanti spese legali, stimate attorno a 10 milioni di sterline (ovvero 11,7 milioni di euro), lo hanno costretto a desistere. (La Gazzetta dello Sport)

E la lotta, sfociata in una denuncia al tabloid Sun, ha portato i suoi frutti, quantificabili in un’enorme somma di denaro. Da anni, l’attore britannico si batte a favore di una stampa più giusta, opponendosi al sensazionalismo e alla curiosità morbosa tipica dei tabloid inglesi, e non solo. (DiLei)