Le missioni militari italiane all'estero nel 2024 – Analisi Difesa

Analisi Difesa ESTERI

Le missioni militari italiane all’estero nel 2024 Da tempo non si vedevano le deliberazioni del Consiglio dei Ministri sulle missioni militari all’estero delle nostre Forze Armate in questo periodo dell’anno. La celerità con cui sono state approvate è da ascrivere al fatto che il 19 febbraio scorso, dopo alcune settimane di gestazione, il Consiglio Affari Esteri della Unione Europea ha dato il via libera alla missione EUNAVFOR Aspides, destinata ad assicurare la protezione del traffico mercantile dagli attacchi dei ribelli Houthi Yemeniti nel Mar Rosso (Analisi Difesa)

Se ne è parlato anche su altri media

La fotografia dell'impegno italiano sul fianco Est della Nato, la più esposta e delicata dopo l'invasione russa dell'Ucraina, è stata tratteggiata ieri dal generale Francesco Paolo Figliuolo a capo del Comando Operativo di Vertice Interforze, nel corso di un'audizione sulle missioni internazionali davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. (ilGiornale.it)

Caro generale Figliuolo, le scrivo questa cartolina perché ho letto che è stato lei, in quanto Comandante del vertice operativo interforze, a illustrare al Parlamento l’altro giorno il nuovo massiccio impegno dell’Italia su quello che ormai tutti chiamano il «fianco orientale», cioè lo schieramento ... (La Verità)

Sperando di poter mettere un punto a conclusione di un fine settimana col fiato sospeso, possiamo cosi ricapitolare: l’Iran degli ayatollah ha dato la prova di forza che annunciava di dare da due settimane e ha lanciato cinque ondate di strike, tre con i droni kamikaze Shahed 136 e due con missili da crociera e balistici; Israele ha a sua volta dimostrato al mondo di essere protetta e avere una eccellente difesa (principi “storici” andati in frantumi la mattina del 7 ottobre) neutralizzando il 99 per cento dei 300 tra droni e missili lanciati; Teheran e le capitali dei paesi proxi hanno così potuto fare festa con un po’ di bandiere bruciate e clacson impazziti; la diplomazia, quella della Casa Bianca in testa, ha convinto il premier israeliano Bibi Nethanyau a mettere la testa sotto il ghiaccio e a fermarsi qua. (Tiscali Notizie)

PORDENONE. Saranno loro a dare il cambio ai colleghi del 132° reggimento carri di Cordenons, in Bulgaria da febbraio, al comando della missione Nato di vigilanza rafforzata eVA (enhanced Vigilance activity) a guida italiana ormai da due anni. (Il Messaggero Veneto)

È in prima linea tra le forze italiane impegnate a presidiare il fianco Est della Nato. Al suo fianco, ha spiegato il generale intervenuto in audizione davanti alle commissioni riunite Difesa e Affari esteri sul tema delle missioni militari, 3mila militari, 1.100 mezzi terrestri e venti aerei. (Il Sole 24 ORE)

A rendere l’idea dell’interesse strategico dell’area dei Balcani per la difesa sono state le parole del generale Francesco Paolo Figliuolo , Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze. (Il Sole 24 ORE)