Regole Ue se l'Italia indebitata si astiene

L'Eco di Bergamo INTERNO

Come non ha mancato di far notare con ironia il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, per una volta la politica italiana si è unita. La vocazione trasversale al ricorso al debito trova nel nuovo Patto un ostacolo. Ai politici di qualsiasi colore è stato reso più difficile l’accesso ai fondi pubblici con i quali dar soddisfazione ai propri elettori. Se consideriamo che Paesi come l’Italia, con un debito eccessivo, saranno tenuti a ridurlo in media dell’1% all’anno e il disavanzo durante i periodi di crescita, per creare una riserva di spesa, dovrà scendere all’1,5%, ne consegue che gli spazi di intervento si riducono. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altri media

Ma non si può prescindere da una valutazione dei contenuti che non viene distorta dalle altre diverse possibili finalità del voto, a cominciare da quelle connesse con l'imminente campagna per le elezioni europee. (ilmessaggero.it)

Continua il momento di grande difficoltà per la Juventus. Nonostante il passaggio del turno contro la Lazio e la conseguente conquista della finale di Coppa Italia, la squadra di Massimiliano Allegri non riesce a rialzarsi. (SpazioJ)

Post di Francesco M. Renne, commercialista e revisore, faculty member CUOA Business School, formatore in materie finanziarie e fiscali – (Econopoly)

Camera e Senato hanno approvato le risoluzioni di maggioranza al Def, il Documento di economia e Finanza. Il ministro Giorgetti, da parte sua, ha detto che è dipeso dal nuovo Patto di stabilità, approvato ieri e definito come "un compromesso". (Fanpage.it)

L’astensione o opposizione quasi unanime della delegazione italiana al Parlamento Europeo sul nuovo Patto di Stabilità è la prova di un grave difetto di responsabilità e lungimiranza della nostra classe politica, più attenta a valutare i ritorni elettorali alle prossime elezioni che a rafforzare la reputazione internazionale del paese e la condivisione della leadership europea. (La Stampa)

Il Def del governo Meloni? Per il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti è “semplicemente realistico”. Il titolare del Tesoro, che oggi è intervenuto in replica alla Camera nel corso della discussione sul Def, ha affrontato anche il nodo di quel nuovo Patto di stabilità e di crescita che ha visto l’Italia chiamarsi fuori. (Finanzaonline)