Le altre piazze contro Meloni, Biden e Israele

Il Fatto Quotidiano INTERNO

“No alle bombe, no ai manganelli”. “Fermiamo il genocidio, salviamo Gaza”. Slogan e striscioni contro Giorgia Meloni, Benjamin Netanyahu e Joe Biden. Cori, proteste, contestazioni e canti partigiani. E tante bandiere palestinesi. Ma, a parte qualche muro imbrattato, nessuna tensione, specie con le forze dell’ordine. È filata tutto sommato liscia la giornata di movimentazione pro-Palestina … (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

Tante le facce in questa galleria fotografica di chi ha voluto manifestare il proprio dissenso contro la guerra in Palestina e una condanna per le cariche della polizia avvenute lo scorso venerdì 23 febbraio. (LA NAZIONE)

Pisa — Nessuna divisa. È passata una settimana e un giorno dalle manganellate di via San Frediano, quando a manifestare erano appena 80 persone delle quali 13, in gran parte minorenni, sono finite in ospedale. (La Repubblica Firenze.it)

Già nei giorni scorsi le piazze di tutta Italia si erano riempite, da Roma a Milano, da Pisa a Firenze, per la causa palestinese. Partendo da piazzale 1 Maggio, fino ad arrivare in piazza Matteotti, più di mille persone – senza alcuna tensione con le forze dell’ordine – hanno ribadito pubblicamente il loro pieno appoggio alla resistenza palestinese contro «il genocidio perpetrato dallo stato di Israele». (Gazzetta di Modena)

Anche Liliana Segre ha avuto la sua parte di contestazioni durante le manifestazioni pro-Palestina di sabato 2 marzo. (la Repubblica)

I manifestanti hanno esposto foto di Benjamin Netanyahu e Giorgia Meloni imbrattate con impronte di mani rosse, a simboleggiare «il sangue dei palestinesi», mentre un manifestante alzava un cartello con scritto: «Liliana Segre, io ti stimo ma non sento la tua voce sulle stragi di Gaza». (Il Manifesto)

A Pisa gli studenti tornano in piazza ma questa volta il corteo, organizzato dal coordinamento degli studenti medi, è concordato con la Questura. (ilGiornale.it)