Visco: banche, salgono i prestiti a rischio. Servono più accantonamenti

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Pil, ripresa fortemente dipendente da sostegno pubblico. Infine il tema della crescita

Il governatore Ignazio Visco nel suo intervento alla Giornata del Risparmio rileva che «la qualità dei prestiti bancari non ha finora risentito della crisi, anche grazie alle misure di sostegno e alla ripresa dell’attività economica».

Visco ammonisce sulla «diffusione non controllata di questi strumenti, la cui capitalizzazione di mercato a livello globale è triplicata nel 2021, raggiungendo 2.500 miliardi di dollari». (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

"Stiamo contribuendo al negoziato per la definizione di un quadro normativo europeo che preveda, tra l'altro, diritti di redimibilità e regole volte a garantire la capacità dell'emittente di soddisfare richieste di rimborso senza ricorrere a vendite improvvise di titoli", ha aggiunto il numero uno di Via Nazionale. (Milano Finanza)

Il debito europeo, ha ricordato Visco, rappresenterebbe, quindi, uno strumento sovranazionale, con elevato merito di credito, "che faciliterebbe la diversificazione dei portafogli degli intermediari e l'integrazione dei mercati dei capitali europei". (Milano Finanza)

A fronte di tali dinamiche, l'Italia resta il Paese europeo meno dinamico nel trasformare il risparmio in investimenti nazionali. Patuelli, in rappresentanza delle banche, ha invitato anche a tenere alta la guardia sulla stabilità degli istituti di credito. (ilGiornale.it)

"Per il nostro paese un ritorno ai livelli di attività registrati alla vigilia dello scoppio della pandemia non costituisce un obiettivo sufficiente". "Gli sviluppi registrati dall'economia "inducono a un cauto ottimismo sulla velocità di uscita dalla crisi" e "prefigurano un rapido recupero dei livelli di attività pre-pandemici, pur se con non trascurabili differenze settoriali e distributive". (Rai News)

Criptovalute. Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco torna ad avvisare sui rischi per i risparmiatori dalle criptovalute «che per loro natura hanno un valore instabile e possono anche favorire operazioni illecite». (La Stampa)