Il vergognoso caso Sanchez che la sinistra ignora

Nicola Porro ESTERI

Titolava due giorni fa Der Spiegel: “Il vergognoso spettacolo di Pedro Sanchez ha convertito la politica spagnola in una telenovela”. Ma cosa sta succedendo nel paese iberico? Per capirlo bisogna tornare all’esito elettorale del luglio scorso, quando il socialista Sanchez, pur perdendo le elezioni, ha messo in piedi una maggioranza con una varietà di partiti che hanno idee e storie diverse, compresi gli indipendentisti catalani e Bildu ossia gli ex terroristi dell’Eta che in passato hanno ucciso diversi esponenti del suo partito sollevando per altro la critica dei vecchi dirigenti socialisti come Gonzalez, scandalizzato per questa scelta. (Nicola Porro)

Su altri giornali

Sanchez annuncia che non si dimetterà, le proteste dell'opposizione 29 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

Il premier ha potuto contare su partecipate manifestazioni di solidarietà, la più grande delle quali si è tenuta a Madrid nel fine settimana. (Treccani)

Dopo cinque giorni di riflessione che hanno lasciato la politica spagnola in bilico, il presidente del governo Pedro Sánchez ha deciso di continuare. Non molla. (il manifesto)

Dopo l’inchiesta che coinvolge la moglie – accusata di traffico di influenze – e una lunga riflessione durata cinque giorni, il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato di aver “deciso di proseguire con tutta la forza alla guida del governo della Spagna”. (LA NOTIZIA)

“Ho deciso di andare avanti con più forza alla guida del governo di Spagna”, ha detto Sanchez, che ha annunciato la decisione al re Felipe VI, dopo 5 giorni di riflessione, dopo una campagna “senza precedenti mossa dalla destra e dall’estrema destra” contro sua moglie, Begona Gomez, diretta a suo dire “a distruggere lui e il suo governo”. (StrettoWeb)

Nonostante l’inchiesta per corruzione e traffico di influenze a carico di sua moglie, Begoña Gomez, a seguito … Pedro Sánchez non si è dimesso. (Il Fatto Quotidiano)