Materie prime: cosa si prospetta all’orizzonte per mais, grano e cotone? Alcuni spunti dall’analisi tecnica

Borse.it ECONOMIA

L’aumento delle scorte iniziali di mais è riconducibile ad una riduzione dell’uso dei mangimi.

Tra giugno e luglio i prezzi del grano sono scesi di oltre il 27%, passando così dai 1100 centesimi per bushel di inizio giugno agli attuali 792 cent/bushel.

Il prezzo dei fertilizzanti nell’ultimo anno è letteralmente esploso raggiungendo nell’arco di pochi mesi un nuovo massimo storico

Le più penalizzate dai recenti cali sono state le materie prime agricole che hanno subito una forte pressione al ribasso. (Borse.it)

Su altri media

Il 2o febbraio i futures sul grano (cioè i contratti che «prenotano» l’acquisto del prodotto) erano a circa 875 dollari. Da lì i mercato cominciato a «scommettere» su un calo dei prezzi e si arriva al 5 agosto quando i futures quotano 776 dollari , 99 dollari in meno rispetto all’esplodere del conflitto. (Corriere della Sera)

Il rapporto scorte di grano e utilizzo negli Usa è sul livello più basso degli ultimi sei anni. Tra giugno e luglio i prezzi del grano sono scesi del 22,3% rispetto al mese precedente. I prezzi delle materie prime agricole hanno subito un'immensa pressione nella fase che ha preceduto gli accordi sul Mar Nero, firmati il 22 luglio. (Milano Finanza)

L’indice dei prezzi alimentari della Fao, che registra la variazione mensile dei prezzi globali di un paniere di prodotti alimentari, a luglio è sceso dell’8,6% rispetto al mese precedente. Ma la Fao ha dichiarato che, sebbene il calo dei prezzi dei prodotti alimentari sia sceso “da livelli molto elevati” a più lievi, dubita sul fatto che la flessione possa durare. (Wall Street Italia)

Anche il comparto del petrolio, dopo mesi in salita, ora sta tornando ad avere prezzi più abbordabili. Dopo mesi in cui abbiamo visto schizzare alle stelle i prezzi di quasi qualunque prodotto, finalmente sembra che qualcosa stia cambiando. (La Legge per Tutti)

Il report della Fao. Primi segnali di inversione di tendenza per i prezzi delle materie prime, alimentari e non. Nel dettaglio, l’indice complessivo è sceso dell’8,6 per cento rispetto a giugno. (Corriere della Sera)