Coronavirus, negli Usa superati i 1.000 morti: quasi 69mila i contagi

Adnkronos ESTERI

Lo ha annunciato il governatore Andrew Cuomo, precisando che da ieri si contano 6.448 nuovi positivi nello Stato per un totale di 32.758 casi.

(Afp). Superati i mille morti per coronavirus negli Stati Uniti.

Nella sola Grande Mela i contagi nelle ultime 24 ore sono stati 3.700 ed il totale è salito a circa 21mila.

Gli Usa sono il terzo Paese al mondo per numero di contagi dopo Cina e Italia.

Solo nello Stato di New York nelle ultime 24 ore sono decedute 100 persone facendo salire a 385 il numero complessivo dei morti. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri media

Si tratta del terzo piano che gli Usa approvano, dopo quelli del 5 marzo e il secondo della scorsa settimana, che avevano previsto il finanziamento di specifiche misure di assistenza sanitaria e assistenza alimentare, congedi per malattie e test gratuiti per il coronavirus (Fantacalcio ®)

Stamattina i positivi registrati erano 37.323 e le vittime 206: dato che segnala che sono oltre 6000 i nuovi casi registrati. Continuano a crescere i casi di coronavirus in Spagna, oggi sono quasi diecimila più di ieri: da 47.610 di ieri a 56.188. (la Repubblica)

«Non c’è gara nella scelta tra riaprire l’economia e salvare vite, il primo obiettivo è quello di salvare vite umane. L’epidemia di coronavirus accelera negli Stati Uniti, che possono diventare il prossimo “epicentro” dell’epidemia, avverte l’Organizzazione mondiale della sanità. (Lettera43)

Fino ad adesso sembrava che il coronavirus non nuocesse i bambini e gli adolescenti, ma il caso negli Usa crea un nuovo allarme.Solo nella giornata di oggi le vittime a Los Angeles sono state tre, compreso il minorenne, facendo salire così a 11 il bilancio totale dei decessi. (Leggo.it)

Il presidente Trump ha commentato la disponibilità cinese su Twitter: "Ho appena terminato un'ottima conversazione con il presidente Xi della Cina. L'emergenza Coronavirus avvicina Cina e Stati Uniti, i due grandi rivali nel mondo del terzo millennio, anche in considerazione del fatto che gli Usa sono da giovedì 26 marzo il Paese con il numero più alto di contagi. (Corriere di Siena)