La percezione della vecchiaia inizia sempre più tardi, la psicologa: «Gli anziani restino punto di riferimento per i giovani»

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Uno studio pubblicato su "Psychology and Aging" evidenzia che l'età di esordio della vecchiaia percepita aumenta di circa un anno per ogni 4-5 di invecchiamento effettivo La percezione di vecchiaia si sposta sempre più avanti. A certificarlo è uno studio condotto dai ricercatori delle Università di Berlino, del Lussemburgo e della Stanford University degli Stati Uniti diretti da Wettstein Markus pubblicato su Psychology and Aging. (Centropagina)

Su altre fonti

Lo dice uno studio congiunto tra le Università di Berlino, del Lussemburgo e la Stanford University e pubblicato recentemente sulla rivista Psychology and Aging. (ilmessaggero.it)

Se siete fra gli ultimi boomers, la generazione dei nati fra la seconda metà degli anni ’40 e degli anni ’70 e oggi avete fra 60 e 74 anni cosa rispondereste se vi chiedessero: «A che età ti considererai anziano?». (Corriere della Sera)

Per chi è nato nel 1911 la vecchiaia cominciava a 71 anni, mentre per i nati nel 1956 si diventa anziani a 74 anni. (Fanpage.it)

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Se fino alla metà del XX secolo i settantenni erano considerati "anziani", oggi adulti di mezza età e anziani concordano nel ritenere che i settantenni non siano più come un tempo. Che sia dovuto all'aumento dell'aspettativa di vita - uno dei grandi, straordinari, cambiamenti di questo secolo - o al ritardo nel pensionamento, la vecchiaia ormai inizia sempre più tardi. (La Gazzetta dello Sport)

L’aumento dell’aspettativa di vita e i miglioramenti nelle condizioni di salute stanno spostando la percezione dell’inizio della vecchiaia tra gli adulti di mezza età e anziani, secondo un nuovo studio pubblicato dalla American Psychological Association nel giornale Psychology and Aging. (CUENEWS | Biomed)