Usa, l’apertura di Pompeo: le colonie in Cisgiordania non sono illegali. La svolta dopo 41 anni, Israele esulta

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Il Segretario di Stato Mike Pompeo ha annunciato la decisione nel pomeriggio di lunedì 18 novembre, scrive l’Associated Press.

L’Ue invece reagisce: «Israele ponga fine a insediamento». L’amministrazione Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti non considerano le colonie israeliane in Palestina come una violazione del diritto internazionale.

«Individui e gruppi contrari al recente annuncio del segretario di stato potrebbero colpire infrastrutture, interessi privati e cittadini Usa», ha argomentato l’ambasciata. (Open)

Ne parlano anche altre testate

Subito dopo l'annuncio di Pompeo l'ambasciata Usa a Gerusalemme ha messo in guardia gli americani che viaggiano a Gerusalemme, in Cisgiordania e a Gaza. Azzerato il Memorandum Hansell del 1978 con il quale Washington giudicava l'occupazione dei Territori "incompatibile con il diritto internazionale". (QUOTIDIANO.NET)

La mossa è una vittoria per il premier Benjamin Netanyahu, che fatica a restare al potere dopo le due elezioni inconcludenti di quest’anno. La svolta è stata annunciata dal segretario di stato Mike Pompeo in una conferenza stampa. (Corriere Quotidiano)

«La decisione del governo degli Stati Uniti è probabilmente l’ultimo chiodo nella bara della soluzione a due Stati», ha detto il rappresentante speciale Onu per i diritti umani nei territori palestinesi, Michael Lynk. (T-mag)

Usa: «Le colonie israeliane non sono più illegali». L'amministrazione Trump cancella l'Hansell memorandum, un parere legale del dipartimento di Stato su cui dal 1978 si era basata la politica americana sugli insediamenti israeliani. (Il Messaggero)

L’amministrazione Obama era andata invece in direzione opposta, consentendo al consiglio di sicurezza dell’Onu di approvare una risoluzione che dichiara le colonie come una «fragrante violazione» del diritto internazionale. (Corriere del Ticino)

In sostanza, per gli Stati Uniti le colonie israeliane in Cisgiordania (territori conquistati nel 1967) non violano più il diritto internazionale. Le reazioni. Una mossa non priva di rischi, visto che potrebbe scontentare sia la parte palestinese che la Comunità internazionale. (In Terris)