Airbnb lascia la Cina: blocchi Covid rigidi e troppa concorrenza

idealista.it/news ECONOMIA

A ciò si aggiunge l'aggressiva concorrenza locale, come la super app Meituan, che oltre a consegnare il cibo, domina nel mercato dei viaggi senza spendere quanto Airbnb.

Airbnb continuerà a consentire ai viaggiatori cinesi di prenotare proprietà all'estero.

La condivisione di dati con il governo cinese, effettuata dalla società non ha convinto molti dei membri del board di Airbnb

Autore: Askanews. (idealista.it/news)

Ne parlano anche altri media

Lo ha annunciato la stessa Airbnb in una lettera aperta pubblicata sul proprio account di Wechat. Il business in Cina ha prodotto intorno l'1% dei ricavi totali di Airbnb, un numero peggiorato dall'inizio della pandemia. (Milano Finanza)

Airbnb sta chiudendo, a tempo indeterminato, tutte le sue attività in Cina. Da quel momento, Airbnb si unirà alla lunga lista di compagnie digitali che hanno lasciato la Cina, come Linkedin, Yahoo, Google o Facebook. (Wired Italia)

A ciò si aggiunge l’aggressiva concorrenza locale, come la super app Meituan, che oltre a consegnare il cibo, domina nel mercato dei viaggi senza spendere quanto Airbnb.Le prenotazioni di soggiorni e di esperienze in Cina rappresentano circa l’1% delle entrate complessive di Airbnb, che contava più di 500.000 proprietà attive fino ad aprile, su oltre sei milioni di inserzioni globali attive. (Agenzia askanews)

Il tutto avviene in una fase in cui il settore dell’ospitalità e Airbnb iniziano a riprendersi. I soggiorni di Airbnb in Cina hanno rappresentato solo l’1% delle entrate della società negli ultimi anni. (Forbes Italia)

Dal prossimo 30 luglio su Airbnb non ci saranno più inserzioni per stanze o appartamenti in Cina. Nelle big tech, tra censura governativa e difficoltà operative, non operano più in Cina né Alphabet (Google) né Meta Platforms ( Facebook) (Milano Finanza)

Ad aprile, le vendite al dettaglio sono crollate su base annua dell’11,1% mentre la produzione industriale è diminuita del 2,9% dopo essere cresciuta del 5% a marzo. C’è chi parla di difficoltà momentanea e si aspetta una ripresa, e chi è più cauto e prospetta una crescita condizionata e “timida”. (Sky Tg24 )