Presidio in città: "Sì al rafforzamento dei consultori lombardi"

IL GIORNO INTERNO

Nessuna politica reale per favorire l’occupazione femminile, come sarebbe dovuto accadere con i fondi del Pnrr, ma in compenso nel decreto sull’attuazione del Pnrr arriva l’articolo che favorisce le associazione anti-abortiste nei consultori. Una cinquantina le persone che hanno protestato contro quello che è stato definito un attacco alle donne, nel presidio promosso da Cgil e Uil Brescia in largo Formentone. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altri media

L’emendamento prevede che ci sia un supporto delle donne che non desiderano abortire e che sarebbero influenzate nella scelta a causa di condizioni di vulnerabilità personale, economica e sociale, a cui gli esperti delle associazioni potrebbero offrire supporto concreto sia nel discernimento della loro libertà di scelta, sia nell’eventuale gestione della gravidanza, nel caso la donna decida di proseguirla e portarla a termine. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

In realtà la norma non fa che ribadire i contenuti dell'art. 2 della legge 194 del 1978 (46 anni fa!), che prevede: «I consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato». (Italia Oggi)

Cosa faranno all’interno di quelle strutture lo ha chiarito Maria Rachele Ruiu, portavoce del movimento, in una recente nota sulla necessità di rappresentare alle donne «i rischi che l’aborto comporta per la salute fisica e psichica». (La Stampa)

Oggi la nostra consigliera è intervenuta in Consiglio Comunale esprimendo la posizione del PD sull'emendamento alla Legge 194 da parte del governo. Oggi la nostra consigliera è intervenuta in Consiglio Comunale esprimendo la posizione del PD sull'emendamento alla Legge 194 da parte del governo. (ilmamilio.it - L'informazione dei Castelli romani)

PORTO SANT'ELPIDIO - I dem tornano sul tema riguardo la Legge 194: «Spalancare le porte dei consultori ai pro-life è un attacco diretto ai principi fondamentali della 194 perché introduce un ulteriore scoglio ad una scelta di per sé difficile e delicata» «La legge 194 descrive i servizi forniti da consultori o strutture sanitarie abilitate presso cui una donna si deve rivolgere per l’interruzione di gravidanza. (Cronache Fermane)

In Toscana no, la Regione lo dica forte e chiaro, fuori gli antiabortisti dai consultori”: lo hanno detto Paola Galgani e Gessica Beneforti (segreteria Cgil Toscana) che oggi pomeriggio saranno al presidio di protesta Cgil-Uil davanti al Senato a Roma. (gonews)