Attacco hacker alle patatine San Carlo: «Hanno chiesto un riscatto». L'azienda denuncia e non paga

ilmattino.it INTERNO

Il colosso alimentare, con sede a Milano, non ha dato seguito alla richiesta e ha presentato denuncia alla Polizia Postale di Milano

Attacco hacker alla società San Carlo, leader nella produzione di patatine.

Secondo le prime informazioni, lo scorso venerdì ci sarebbe stato un attacco ai server di tipo ransomware, a cui è seguita una richiesta di riscatto.

LE INDAGINI Attacco hacker alla Siae, ricattati Al Bano, Bersani e altri artisti:. (ilmattino.it)

Ne parlano anche altri media

L'azienda, nata a Milano come rosticceria in via Lecco e intitolata alla vicina chiesa di San Carlo al Lazzaretto, opera dal 1936. In una recente analisi di Palo Alto Networks, società di cybersecurity, si legge che è “uno dei più spietati tra le decine che monitoriamo (Wired Italia)

L'azienda italiana San Carlo, vera istituzione nel mondo delle patatine fritte e degli snack, è stata vittima di un attacco hacker. Fonti vicine all'azienda fondata a Milano nel 1936, citate dal Corriere della Sera, spiegano che i backup di sistema sono integri e che quindi non c'è nessuna intenzione di pagare il riscatto agli hacker. (Ticinonline)

La storia della San Carlo. Quando ancora non esisteva l'aperitivo, e le merende erano solo quelle dolci parentesi che si portavano a scuola, la San Carlo già era operativa e lavorava per stuzzicare i palati dei bambini e degli adulti. (IL GIORNO)

Come tutti i grandi gruppi è un bersaglio perfetto per il cybercrime". Da qualche giorno San Carlo è vittima di un attacco hacker di tipo cryptolocker. (AGI - Agenzia Italia)

Roma, 26 ott – Ad agosto la Regione Lazio, la scorsa settimana la Siae e adesso la San Carlo. Gli hacker “Conti” chiedono riscatto alla San Carlo. A riferirlo è l’Agi, secondo cui all’azienda è stato chiesto un riscatto (verosimilmente in bitcoin, ndr). (Il Primato Nazionale)

Attacco hacker al gruppo alimentare San Carlo. Questa mattina sul dark web sarebbero già stati diffusi alcuni dei documenti trafugati, che in tutto peserebbero 53 mega bite (La Repubblica)