Petrolio: cosa accadrà ai prezzi?

Proiezioni di Borsa ECONOMIA

USA e conseguenze. Trump tenta di minimizzare l’accaduto dichiarando gli USA indipendenti dai paesi arabi: «Siamo il produttore numero uno di petrolio e gas naturale».

Ma cosa accadrà al prezzo del petrolio adesso?

Ciò renderebbe assai variabili i prezzi del petrolio, già saliti vertiginosamente intorno ai 63-70 dollari al barile secondo gli indici Brent e WTI dei giorni precedenti.

Di conseguenza, anche l’Italia, che riceve ingenti quantità di petrolio dallo stretto di Hormuz e dai giacimenti iracheni, si ritroverebbe dei prezzi schizzati alle stelle. (Proiezioni di Borsa)

Su altri giornali

Dall'intensificarsi delle tensioni in Iraq dopo l'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani del 3 gennaio, il petrolio ha registrato una crescita di circa il 3%. USA - ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DI SHALE OIL Milioni di barili al giorno. (Il Sole 24 ORE)

Il contratto sulstatunitense scambia a 57,51 dollari al barile, in ribasso dell'1,15%, mentre ilregistra un decremento dell'1,2% a 63,71 dollari. Ilprevedeva un calo didi barili.Gli stock dihanno registrato un fortea 147,2 MBG, contro attese per un aumento di 1,2 milioni, mentre le scorte disonoa quota 258,3 MBG (era atteso +3,4 milioni). (Teleborsa)

Di petrolio nel mondo ve n’è così tanto, che la stessa OPEC si trova costretta da oltre 3 anni ad auto-restringere l’offerta, così da stabilizzare le quotazioni. E questo vorrebbe dire tornare ad esportare petrolio, aumentando l’offerta globale di 1,5 milioni di barili al giorno nell’arco di alcuni mesi o qualche anno al massimo. (InvestireOggi.it)

Al momento in cui si scrive, il prezzo del petrolio sta risalendo la china, seppur senza performance di nota. E proprio quest’ultimo elemento, secondo gli esperti, potrebbe profondamente condizionare il prezzo del petrolio, tanto da farlo crollare sui 40 dollari al barile. (Money.it)

Strategie analoghe, secondo fonti Bloomberg, sarebbero state adottate anche da compagnie che operano nel Mare del Nord: una relativa novità rispetto al passato, che insieme all’attenuarsi dell’allarme geopolitico in Medio Oriente ha contribuito alla rapida discesa delle quotazioni del barile. (Il Sole 24 ORE)

I distillati hanno anche visto un aumento degli inventari di 6,8 milioni di barili durante la settimana. Alle 10:00 GMT, il greggio di marzo WTI è scambiato a $ 58,03, in calo di $ 0,23 o -0,39% e il petrolio greggio di marzo Brent è a $ 64,21, in calo di $ 0,28 o -0,43%. (FX Empire Italy)