Dopo il gas la benzina: in arrivo un nuovo shock per i carburanti

Today.it ECONOMIA

L'Opec+ taglia la produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno a partire da novembre. Al vertice dei produttori di petrolio che si era riunito oggi a Vienna è stato sancito un accordo che è uno schiaffo al presidente Usa, Joe Biden, che aveva fatto pressing sui rappresentanti del Cartello chiedendo di non ridurre le quote di produzione per evitare un probabile aumento dei prezzi del carburante. (Today.it)

Ne parlano anche altre fonti

Forti recuperi per gli indici dopo che l'Opec+ ha annunciato tagli alla produzione per 2 milioni di barili al giorno, galvanizzando i titoli del settore. (Milano Finanza)

L’OPEC+, il gruppo che riunisce alcuni dei principali paesi esportatori di petrolio, guidato dall’Arabia Saudita e dalla Russia, si è riunito oggi per concordare dei tagli alla produzione di greggio. Tagli che potrebbero essere particolarmente profondi, benché l’equilibrio tra domanda e offerta petrolifera sia già teso e nonostante gli inviti degli Stati Uniti ad aumentare l’output. (Start Magazine)

Il taglio potrebbe stimolare una ripresa dei prezzi del petrolio che sono scesi a circa 90 dai 120 dollari di tre mesi fa a causa dei timori di una recessione economica globale, dell’aumento dei tassi di interesse statunitensi e di un dollaro più forte. (Wall Street Italia)

Lo riporta Bloomberg citando un delegato e aggiungendo che la raccomandazione sarà discussa dai ministri prima che prendano una decisione finale.Se venisse approvata, una riduzione di queste dimensioni farebbe probabilmente aumentare i prezzi del petrolio (anche se negli ultimi giorni sono stati in rally, anticipando la decisione), ma rischierebbe di irritare gli Stati Uniti e altri paesi occidentali che stanno combattendo una crisi energetica e il rischio di recessione. (ilmessaggero.it)

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 05 ott - Con la decisione odierna di tagliare le quote di produzione, l'Opec+ si sta 'allineando' alla Russia. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ai giornalisti presenti a bordo dell'Air Force One. (Il Sole 24 ORE)