Covid19 in Italia, confermato il rallentamento della crescita dei casi

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Nel dettaglio, l’incidenza è pari a 2011 ogni 100.000 abitanti (14/01/2022 -20/01/2022) rispetto a 1988 ogni 100.000 abitanti (07/01/2022 -13/01/2022) della scorsa settimana.

Il bollettino settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità. Anche il bollettino settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) – Ministero della Salute conferma il rallentamento della crescita dei casi di Covid-19 in Italia (BlogSicilia.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Diversa la situazione dell’occupazione nelle aree mediche che giunge al 31,6% a fronte del 27,1% rispetto al precedente monitoraggio Diversamente dai dati del periodo precedente è stato rilevato un calo dell’indice Rt ed una mancata variazione dell’incidenza. (Yeslife)

Continua ad aumentare la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% contro il 39%) L’incidenza settimanale a livello nazionale si è stabilizzata a 2.011 nuovi casi ogni 100mila abitanti, in linea con i 1.988 della scorsa settimana. (Toscana Media News)

Nella settimana precedente era a 1.988 casi ogni 100.000 abitanti. L’incidenza settimanale dei casi di Covid-19 in Italia si è stabilizzata, con 2.011 casi ogni 100.000 abitanti nel periodo tra il 14 e il 20 gennaio. (Matera News)

E’ quanto emergenze dal consueto monitoraggio settimanale a cura dell’Istituto Superiore si Sanità e del Ministero della Salute. La nostra regione resta a rischio moderato con l’indice Rt che scende dall’1,9 della settima scorsa all’attuale 1,1. (Il Quotidiano del Molse)

Iss: Omicron continua la sua crescita tra i sanitari. Continuano a crescere velocemente, trainati dalla variante Omicron, i casi di Covid-19 tra medici, infermieri e altri lavoratori della sanità. Ma se inizia la discesa» della curva epidemiologica nell'arco di 2-3 settimane il quadro potrebbe notevolmente cambiare« (ilmattino.it)

Stabile il tasso di occupazione in terapia intensiva che secondo i dati contenuti nel monitoraggio del 21 gennaio è al 17,3% a fronte del 17,5%. Di queste, più di 1,7 milioni hanno riguardato la fascia over 50, per la quale le prime dosi sono attestate a oltre 117 mila e le dosi booster più di 1,5 milioni. (LA NOTIZIA)