Decreto Liquidità, Giacalone: "Passare dalle banche significa scaricare il rischio oltre al lavoro"

La7 ECONOMIA

Con riferimento al servizio “Poveri con il lavoro” andato in onda nel corso della puntata del 22.05.2019, durante il quale abbiamo affrontato il fenomeno del c.d.

dumping contrattuale, teniamo a precisare che la società SIRCE s.p.a., è estranea a detto fenomeno, avendo applicato alle proprie maestranze, come confermato dalla organizzazione sindacale di categoria, esclusivamente il contratto edile. (La7)

Ne parlano anche altri media

Risultato: per le richieste sopra 25 mila euro la strada si profila in salita. Il decreto liquidità per sostenere il sistema produttivo da un lato punta a mettere il turbo ai prestiti alle imprese ma dall'altro non offre garanzie sui tempi di erogazione del credito. (Il Messaggero)

Ma di misure concrete che rispondano ad un fabbisogno di liquidità immediato. Ma un approccio che – correttamente – miri a rendere disponibili con maggiore facilità per le imprese risorse finanziarie essenziali in questo quadro deve risultare in grado di funzionare per davvero, a prescindere dall’annuncio di turno. (L'Occidentale)

Il rischio più stringente è che i soldi alle imprese arrivino troppo tardi e dopo un calvario di domande, analisi dello stato di salute e scambi con le banche. Le banche, quelle che il decreto che dà soldi alle imprese individua come il perno, con tutto lo strascico pesante della responsabilità che questo ruolo tiene in pancia. (L'HuffPost)

Emilia Romagna. Modena. Crisi. imprese. premier Conte. coronavirus. decreto liquidità Positivo il giudizio delle associazioni di catogoria al Dl imprese del governo. (modenaindiretta.it)

Liquidità immediata. Conte ha parlato di una liquidità immediata di 400 miliardi di euro, nella fattispecie sotto forma di aiuti a tutte le imprese – sia piccole, sia grandi – e a tutte le attività che sono state obbligate alla chiusura per via dell’emergenza. (AostaSera)

L’Abi ricorda alle banche associate che per le Pmi “il rilascio della garanzia” sui finanziamenti previsti dal Cura Italia e ora dal Dl Imprese “è automatico e gratuito, senza alcuna valutazione da parte del Fondo” di garanzia Pmi. (il Fatto Nisseno)