Pedrosa porta a Venezia una mostra colta e garbata: prime considerazioni sulla Biennale Arte 2024

Nei mesi che hanno preceduto l’apertura della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, in molti si sono chiesti quale fosse la necessità di portare in Biennale un ampio numero di artisti esuli, indigeni, migranti, insomma, fuori dalle tradizionali vetrine del sistema dell’arte. Un dubbio con cui sembra essersi misurato lo stesso Adriano Pedrosa, autore dell’edizione dal poetico titolo Stranieri Ovunque (a sua volta mutuata da quello di un’opera del collettivo Claire Fontaine), che gli ha permesso di affrontare una tematica-ombrello in cui poter racchiudere una miriade di iniquità del mondo, viste da una prospettiva politica, socio-economica, religiosa, identitaria, di genere (ExibArt)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La mostra Stranieri Ovunque lascerà dunque spazio e voce ad artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati, persone che si trovano ai margini del mondo e che vengono trattati come stranieri nel loro stesso Paese. (Vanity Fair Italia)

Il padiglione dell'Italia: Massimo Bartolini, “Bodhisattva pensieroso su La bemolle”, 2024 - Agostino Osio per AltoPiano/La Biennale di Venezia (Avvenire)

Non solo Biennale di Venezia 2024: la Laguna va esplorata nei suoi luoghi più autentici. Parola di Margherita Picardi, founder del brand di gioielli personalizzati Mapi, ma soprattutto nativa di Murano, che qui ci regala la “sua” città (Vogue Italia)

Tra le decine di eventi in calendario, ce n’è uno in particolare che interpreta il tema in chiave gastronomica, utilizzando l’alimento che storicamente e culturalmente ha da sempre rappresentato un terreno di condivisione, privo di frontiere, il pane. (Dissapore)

Sarà stato il titolo a suggestionarmi, ma quest’anno negli spazi della Biennale d’Arte di Venezia mi è sembrato di sentir parlare più lingue del solito: davanti a me al bookshop, in fila per acquistare la versione economica del catalogo, tutti si lamentavano (in inglese, francese, spagnolo) che fosse disponibile soltanto in italiano (la versione inglese ovviamente esiste, ma per qualche motivo, o errore, non era ancora disponibile). (Rivista Studio)

Nella Biennale più colorata di sempre, anche il cielo si tinge. Una densa nube magenta si è alzata in mattinata dall’Isola di San Giacomo in Padulo, avamposto veneziano della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dove la padrona di casa Patrizia Sandretto, insieme ad Hans Hulrich Obrist e all’artista, danzatrice e coreografa coreana Eun-Me Ahn, ha accolto i principali protagonisti del mondo dell’arte italiano e internazionale giunti a Venezia per la 60ma Biennale. (Il giornale dell'Arte)